Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

Per scoprire se la tiroide funziona nel modo giusto esistono esami clinici appositi a cui sottoporsi:

    L’ecografia: è un esame indolore e può accertare se le dimensioni e la forma della tiroide sono nella norma, e se sono presenti noduli;
    le analisi del sangue: il dosaggio degli ormoni T3, T4 e TSH permette di accertare se si è affetti da ipertiroidismo o ipotiroidismo;
    la scintigrafia: viene richiesta quando c’è necessità di aver più informazioni. Consiste nella somministrazione per via endovenosa di un liquido di contrasto che evidenzia la tiroide;
    l’ago aspirato: viene richiesto se ci sono noduli. Con un prelievo del contenuto del nodulo si può accertare se è di tipo benigno o maligno.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

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 Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

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Per scoprire se la tiroide funziona nel modo giusto esistono esami clinici appositi a cui sottoporsi:

  • L’ecografia: è un esame indolore e può accertare se le dimensioni e la forma della tiroide sono nella norma, e se sono presenti noduli;
  • le analisi del sangue: il dosaggio degli ormoni T3, T4 e TSH permette di accertare se si è affetti da ipertiroidismo o ipotiroidismo;
  • la scintigrafia: viene richiesta quando c’è necessità di aver più informazioni. Consiste nella somministrazione per via endovenosa di un liquido di contrasto che evidenzia la tiroide;
  • l’ago aspirato: viene richiesto se ci sono noduli. Con un prelievo del contenuto del nodulo si può accertare se è di tipo benigno o maligno.

 

DEPILAZIONE O EPILAZIONE? QUESTO È IL PROBLEMA. CREME SOFT E CERETTE RADICALI

Epilati o depilati? Questione di feeling. Se siete per i metodi dolci allora la soluzione con la d è quella che fa per voi. Strumenti: creme o saponi depilatori, rasoi a lama o elettrici. L’operazione consiste nel decespugliare senza sradicare. Lato positivo, non si soffre. Lato negativo, si accelera la ricrescita e l’ispessimento del pelo.

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Chi invece non teme lo strappo, può darsi all’epilazione. Condizione necessaria una lunghezza minima dell’arbustello di 4 millimetri. La tecnica prevede l’uso di ceretta e strisce, oltre a richiedere mano ferma e gesto deciso. Con gli epilatori a pinzetta la ripassata è d’obbligo per non lasciare tracce. Fino a due, (nei casi più fortunati) tre settimane, siete più leggere. Il dopo vale per tutte: non vanno applicate lozioni alcoliche o profumi perché la pelle si potrebbe irritare; va stesa una crema lenitiva e idratante per togliere l’arrossamento; meglio non esporsi al sole subito dopo, soprattutto in caso di ceretta: aspettate finché i puntini rossi, segno evidente del lavoro, non sono spariti. Tra i prodotti in crema, Depilzero promette un risultato di lunga durata e un ricrescita lenta, nella sua formulazione mette proteine e olio di jojoba che rispettano l’epidermide. Sotto la doccia il sapone depilatorio Veet Supreme Essence con fragranza di rosa e olii essenziali (9 euro circa), è pratico e veloce. Lo si stende sulla zona e lo si risciacqua con la spugnetta, meglio se ruvida. I barattolini di cera da scaldare sul fornelletto sono ormai obsoleti, meglio optare sui rulli autoriscaldanti roll on. La ricarica della cera è parte integrante dell’apparecchio e in 20 minuti circa sono pronti da passare (consiglio: date una spuntatina al pelo se è troppo lungo, patirete meno nello stendere il prodotto). Easy Wax (sempre della Veet) contiene 20 pratiche strisce in tessuto lavabile per un riutilizzo, quasi all’infinito, e due ricariche di cera e salviettine post epil per rimuovere i residui appiccicosi. Ci sono anche le strisce già pronte. Basta strofinarle tra le mani, dividere i lembi, come fosse del bioadesivo e posizionarle sulla pelle pulita e asciutta.
Quelle di Epil Stop di Bottega Verde (10,90 euro) sono arricchite con olio di mandorle dolci, per un lavoretto di fino adatto anche agli incarnati più delicati. Ma se si vuole risolvere il problema del pelo superfluo in modo definitivo, l’alternativa è il laser.
Il principio è quello della fototermolisi selettiva, dove gli impulsi bombardono in modo mirato la melanina del bulbo pilifero, scaldandola e distruggendola. Risultato, in 4 o 5 applicazioni si è fatta piazza pulita. Oggi la tecnica non è prerogativa solo dei centri estetici. La tecnologia è diventata home made. Un esempio rappresentativo (ma sul mercato ormai avete ampia scelta) è l’epilatore a luce pulsata Philips Lumea, costa circa sette anni di cerette .

Gambe affaticate: rimedi naturali

Con l’arrivo dell’estate le gambe e le caviglie diventano gonfie, stanche e affaticate. Spesso anche una postura errata può indurre un rigonfiamento nella parte più declive del corpo. Per le gambe affaticate esistono rimedi naturali ma che hanno dei benefici immediati. Basta davvero poco per avere gambe sempre in forma.

Rimedi per gambe stanche

Con l’arrivo dell’estate il caldo e la cattiva circolazione rendono le gambe, soprattutto nel sesso femminile, appesantite e gonfie. Il caldo influisce in modo negativo sulla circolazione, soprattutto sul microcircolo, con un’azione vasodilatatrice e inoltre la postura sbagliata e le tante ore in piedi o sedute con le gambe accavallate, aggravano questo fastidio alle gambe.

Per le gambe affaticate i rimedi sono vari e naturali. Bisogna, infatti, per alleviare il disagio cercare di muoversi spesso e cambiare posizione in modo da riattivare la circolazione. Questo porta degli effetti quasi immediati. Inoltre se il fastidio persiste è bene effettuare massaggi con creme rinfrescanti che aiutano a contrastare il disturbo. Il massaggio deve partire dalla punta del piede, con movimenti circolari e ascendenti perché, in questo modo, si aiuta il sangue a risalire verso il cuore. Ogni tanto è bene alternare il massaggio con dei pizzicotti, che sono stimolanti per la circolazione. Il gonfiore e la stanchezza alle gambe possono essere combattuti anche a tavola diminuendo i cibi salati, ricchi di condimeneto, e aumentando le quantità di frutti rossi e mirtilli, soprattutto, che irrobustiscono le pareti dei vasi. Ottimi sono anche gli integratori al mirtillo.

Altro consiglio è praticare regolarmente dell’attività fisica di tipo aerobico: basta una passeggiata con un ritmo veloce di 15 minuti al giorno per avere dei benefici.

L’attività fisica

Praticare con regolarità uno sport e seguire un corretto regime alimentare, rappresentano per le gambe affaticate i rimedi più efficaci. L’attività sportiva aerobica è l’ideale per riattivare la circolazione del sangue, e deveessere praticata quotidianamente ma in modo graduale e senza sforzi. Una passeggiata di 15 minuti a passo svelto è una buona soluzione per le gambe affaticate.

Come evitare l’anoressia

L’anoressia mentale è una patologia che colpisce essenzialmente le ragazze (il 90%) tra i 12 e i 20 anni. Questa è un’età nella quale il piacersi e il piacere sono vissuti con estrema importanza e ogni condizione che mette a rischio questa autostima può rappresentare un fattore di rischio. Evitare l’anoressia vuol dire agire su questi fattori.

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Cos’è l’anoressia e come può essere evitata

L’anoressia è un grave disturbo dell’alimentazione che si manifesta inizialmente in maniera subdola conun’attenuazione dello stimolo ad alimentarsi, al quale poi segue l’anoressia vera e propria con condotte sia restrittive sia di eliminazione delle eventuali calorie assunte. Il deficit alimentare che può avere effetti molto gravi e portare a un rapiso dimagrimento con riduzione di almeno del 15-20% del peso corporeo e, spesso, può essere presente amenorrea (scomparsa delle mestruazioni), decadimento dell’attività fisica e mentale e rifiuto della realtà.

Se pensiamo a come evitare l’anoressia, essendo questo un disturbo di chiara origine psicologica, possiamo capire che, cogliere i primi segnali, sia essenziale per evitare conseguenze peggiori. Lo scopo è di aiutare la ragazza o il ragazzo a capire il perché del suo comportamento di restrizione alimentare, cercando le cause nel suo carattere e nella sua storia familiare. L’attenzione deve essere posta su possibili fattori psicologici scatenanti, come conflitti familiari, bassa autostima e il desiderio di somigliare a modelli estetici televisivi. Intervenire su questi fattori, ridurre lo stress familiare, aumentare la fiducia e la stima nei conforti dell’adolescente a rischio e in alcuni casi, ricorrere al supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta, rappresentano sicuramente dei buoni ingredienti nell’aiuto di un ragazzo in piena crisi adolescenziale. Questa è, infatti, l’età maggiormente colpita dalla patologia, in quanto proprio a questa età l’adolescente tende a confrontarsi maggiormente con l’altro sesso e a seguire dei modelli estetici, televisivi e cinematografici che evidenziano e mettono in rilsalto la perfezione fisica.

Evitare gravi rischi per la salute

Evitare l’anoressia vuol dire evitare anche patologie concomitanti che possono mettere a rischio la salute del paziente. L’eccesivo dimagrimento, infatti, oltre a portare a un mancato rifornimento energetico del paziente, può portare a disidratazione e perdite elettrolitiche che sono alla base di gravi patologie cardiache causa, spesso, di morte nei pazienti gravemente malati.