TIROIDE

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide

I problemi alla tiroide rappresentano oggi una malattia sociale per la loro diffusione. Sono però purtroppo sottovalutati e si tende ad imputare allo stress dei sintomi che in realtà sono riconducibili a malfunzionamento della tiroide. Eppure ci sono dei sintomi chiave per riconoscere queste disfunzioni: palpitazioni, intolleranza al caldo, insonnia. “E fare la diagnosi è sempre più facile”, aggiunge Bellantone, “oggi con l’ago aspirato e le tecniche ecografiche si possono scovare noduli di pochi millimetri mentre fino a due anni fa un nodulo era invisibile se sotto i due centimetri”.
Una volta fatta la diagnosi si può ricorrere all’intervento in endoscopia videoassistita con enormi vantaggi: “Complicazioni ridotte di 5 volte, riduzione di problemi estetici dovuti al taglio, paratiroidi e corde vocali al sicuro,dimissioni rapide. Il 90% dei casi di tumore alla tiroide guarisce”.
Disfunzioni della tiroide? E ti senti stanco

Se la tiroide lavora in eccesso (ipertiroidismo) o in difetto (ipotiroidismo) si crea uno squilibrio che si esprime con una sensazione di stanchezza. Alla stanchezza si possono associare altri sintomi. In caso di ipertiroidismo: nervosismo, tachicardia, tremori, perdita di peso, ecc. In caso di ipotiroidismo: pelle secca e ruvida, gonfiore delle palpebre, sonnolenza, perdita della memoria, aumento di peso, difficoltà di respirazione, ecc.

Come si scopre

Sono più a rischio coloro che hanno parenti di primo grado colpiti da iper o ipotiroidismo o che vivono in zone povere di iodio come la montagna. Per individuare la malattia si ricorre a questi esami del sangue: a) dosaggio del Tsh, l’ormone che stimola la tiroide a produrre i suoi ormoni; b) dosaggio degli ormoni tiroidei.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide

Chirurgia della tiroide

Una persona su dieci in Italia ha problemi alla tiroide. E gran parte dei soggetti con disturbi tiroidei potrebbe non saperlo. L’allarme arriva dal direttore di Chirurgia endocrina del policlinico Gemelli di Roma, Rocco Bellantone. Il direttore ha fatto il punto sulla chirurgia della tiroide e sul nuovissimo intervento mininvasivo videoassistito che in 4-5 anni ha ridotto le complicanze della chirurgia tiroidea di ben cinque volte. “Oggi”, ha spiegato Bellantone, “il nostro centro, con 1000 casi in 4 anni, e quello di Pisa di Paolo Miccoli che ha introdotto l’intervento in Italia, hanno la casistica più grande al mondo per questo tipo di intervento che offre notevolissimi vantaggi per il paziente e si basa su un taglio di 2 cm contro i 10-12 richiesti nella chirurgia classica, una videocamera di 5 mm che invia a schermo un’immagine ingrandita di tre volte e strumenti piccoli per operare”.

Ogni anno si operano in Italia di tiroide 40 mila persone: per il 20% si tratta di tumori maligni, poi c’è un’elevata frequenza del gozzo, che è una patologia molto pericolosa perché può danneggiare, comprimendole, parti come esofago e trachea. Al terzo posto, l’ipertiroidismo.


Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Secondo Giorgio Iervasi, medico dell’Istituto di fisiologia clinica (Ifc) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) di Pisa, “il mare e l’inalazione naturale dello iodio fanno senz’altro bene, così come le passeggiate in riva al mare possono contribuire alla cura di malattie dell’apparato respiratorio quali bronchiti e sinusiti. Va ricordato però che lo iodio è un elemento volatile, parzialmente solubile in acqua e, come tale, evapora. Per coloro che vivono e lavorano nelle zone di mare, la quantità di iodio assorbita dall’organismo deve comunque essere integrata con il cibo”.

Le principali fonti di iodio nel cibo

Lo iodio viene regolarmente captato da alcuni organi e rimesso in circolo, principalmente dalla tiroide (il 60-70% dei suoi ormoni, tiroxina T4 e triodotironina T3, sono costituiti da iodio), ma anche dalla mucosa gastrica, dalle ghiandole mammarie e salivari, che hanno la funzione di veri e propri depuratori.
Ritmi frenetici? La tiroide rischia
Un italiano su dieci ha problemi con la ghiandola che regola tante funzioni importanti dell’organismo. Le tecniche chirurgiche per guarire

Qualcuno l’ha paragonata a una leva dell’acceleratore del nostro corpo. Di sicuro, la tiroide è tra le più importanti ghiandole che regolano il corretto funzionamento dell’organismo. Spesso, purtroppo, sottovalutiamo i segnali che ce ne segnalano i problemi. Se poi aggiungiamo i ritmi frenetici imposti dalla vita quotidiana, e la conseguente necessità di tenere premuto al massimo questo acceleratore, il quadro dei rischi è presto fatto.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide


Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare

Oltre che per artrosi, osteoporosi e insufficienza venosa, il mare è un toccasana per chi soffre di ipotiroidismo, una malattia provocata da una scarsissima quantità di ormoni tiroidei nell’organismo. Tra i sintomi dell’ipotiroidismo ci sono:

    sonnolenza durante il giorno
    pelle secca e ruvida
    sensazione di freddo anche quando fa caldo
    diminuzione del ritmo cardiaco
    depressione e perdita di energia
    crampi muscolari
    flusso mestruale abbondante
    gozzo (un eccessivo rigonfiamento del collo nella zona della tiroide).

Chi soffre di ipotiroidismo può avere dal mare grandi benefici per l’insieme di tutte le condizioni climatiche che caratterizzano l’ambiente marino (temperatura, umidità, direzione e forza del vento, raggi del sole, ionizzazione dell’aria) che contribuiscono a stimolare la tiroide, che migliora quindi la sua funzionalità.
Questi benefici sono ancora più intensi se la località scelta per la villeggiatura marina è ventosa e con gli scogli: quando le onde si infrangono si crea il cosiddetto “aerosol marino”, la nebulizzazione dei sali minerali presenti nell’acqua (cloruro di sodio, magnesio, manganese, fluoro, iodio) che, trasportati dal vento, esercitano una forte azione terapeutica sulla tiroide.
Attenzione però ai raggi del sole. Specialmente i pazienti in cura con il farmaco a base dell’ormone tiroideo tiroxina, devono prima chiedere al proprio medico di fiducia se l’esposizione al sole può scatenare un’allergia.
Iodio? Meglio prenderlo a tavola che al mare…
Le passeggiate sulla spiaggia non bastano per la giusta dose necessaria all’organismo. Meglio una dieta ad hoc: tanto pesce, crostacei e molluschi

Quante volte ci siamo sentiti dire che “il mare fa bene alla salute perché puoi respirare tanto iodio”? Tutto vero, per carità. Ma c’è un modo per fare il pieno di iodio in modo ancora più efficace che grazie all’aerosol marino. Qual è? Semplice: la tavola. Una dieta adeguata permette infatti di assumere più iodio che in qualunque altro modo.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide


Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Insonnia e debolezza muscolare, occhi sporgenti e gozzo. E ancora, nervosismo e frequenza cardiaca accelerata, aumento della sudorazione, diarrea e tremore alle mani. Sono i segnali tipici di una produzione esagerata di ormoni tiroidei.
Le cause: prima tra tutte è il gozzo, con la formazione di noduli che si mettono a funzionare in modo autonomo, fuori da ogni meccanismo di autoregolazione. Alla base di questo squilibrio ci sono spesso fattori genetici, ma può anche essere la conseguenza di una malattia auotimmune, il morbo di Basedow, per cui anticorpi stimolano la tiroide a funzionare di più e a produrre una maggiore quantità di ormoni.
Le cure. Quella più semplice è a base di farmaci antitiroidei. Anche in questo caso, come in quello di disturbo dovuto a ipotiroidismo, la dose dovesse essere calibrata in base ad esigenze personali.
La cura a base di iodio radioattivo, molto efficace e senza effetti collaterali, è utilizzata per riequilibrare la produzione di ormoni da parte della tiroide e per risolvere il gozzo.
Se le terapie non riescono a risolvere il problema si può ricorrere all’intervento chirurgico. In questo caso, dal momento che viene asportata la ghiandola, si dovrà assumere per il resto della vita un farmaco a base di un ormone tiroideo, la tiroxina.
Ipotiroidismo: se la tiroide è pigra

Sonnolenza, perdita di energie, diminuzione del ritmo cardiaco, crampi muscolari. E ancora, abbassamento della voce, depressione, flusso mestruale abbondante, capelli sottili, aumento di peso e gozzo. Se i sintomi sono quelli di un generale rallentamento delle funzioni, vuol dire che gli ormoni tiroidei sono molto al di sotto delle proprie necessità.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide

Le cause: l’ipotiroidismo può essere dovuto a farmaci o a una reazione autoimmune, cioè l’organismo comincia a produrre anticorpi contro i suoi stessi tessuti tiroidei perché li riconosce come sostanze estranee.

Le cure: se non curato, l’ipotiroidismo può provocare ritardo mentale nei neonati, mentre negli adulti può avere come effetto il coma ipotiroideo (che può portare addirittura alla morte).
La cura consiste in un farmaco a base di tiroxina, che però va dosata a seconda del caso. Per capire se le quantità di tiroxina sono giuste, basta controllare i livelli di TSH: se i valori sono normali e stabili, significa che la cura è corretta.

La salute della tiroide si difende già a tavola

La gran parte di noi, quando sente parlare di tiroide, la associa allo iodio. Ma ci siamo mai chiesti che cosa lega lo iodio a questa ghiandola così importante per il nostro organismo?
Cerchiamo di capirne di più. La tiroide produce gli ormoni proprio grazie allo iodio, ma se le quantità di questo minerale sono inferiori a quelle richieste, la produzione degli ormoni tende a diminuire e di conseguenza la ghiandola sarà costretta a lavorare più intensamente. Le conseguenze? La comparsa del gozzo, che a sua volta, se non curato, può generare ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Prevenire la carenza di iodio è semplicissimo. Basta introdurre nella dieta di ogni giorno 150 microgrammi di sale iodato. Lo raccomandano l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute.
Per garantirsi un apporto corretto di iodio ci sono, allora, due modi: acquistare il sale iodato, che si trova facilmente anche al supermercato; consumare almeno tre volte la settimana il pesce, in assoluto l’alimento più ricco di iodio. Un’unica raccomandazione: controllate sempre la quantità, se soffrite di ipertensione.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide


Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

Per scoprire se la tiroide funziona nel modo giusto esistono esami clinici appositi a cui sottoporsi:

    L’ecografia: è un esame indolore e può accertare se le dimensioni e la forma della tiroide sono nella norma, e se sono presenti noduli;
    le analisi del sangue: il dosaggio degli ormoni T3, T4 e TSH permette di accertare se si è affetti da ipertiroidismo o ipotiroidismo;
    la scintigrafia: viene richiesta quando c’è necessità di aver più informazioni. Consiste nella somministrazione per via endovenosa di un liquido di contrasto che evidenzia la tiroide;
    l’ago aspirato: viene richiesto se ci sono noduli. Con un prelievo del contenuto del nodulo si può accertare se è di tipo benigno o maligno.

Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

La salute della tiroide si difende già a tavola 

Ipertiroidismo, quando la tiroide lavora troppo

Ipotiroidismo, ok ai soggiorni al mare 

Lo iodio si assimila anche con il cibo

Chirurgia della tiroide

I sintomi di problemi alla tiroide


La tiroide…

 Gli esami per capire se la tua tiroide funziona bene

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Per scoprire se la tiroide funziona nel modo giusto esistono esami clinici appositi a cui sottoporsi:

  • L’ecografia: è un esame indolore e può accertare se le dimensioni e la forma della tiroide sono nella norma, e se sono presenti noduli;
  • le analisi del sangue: il dosaggio degli ormoni T3, T4 e TSH permette di accertare se si è affetti da ipertiroidismo o ipotiroidismo;
  • la scintigrafia: viene richiesta quando c’è necessità di aver più informazioni. Consiste nella somministrazione per via endovenosa di un liquido di contrasto che evidenzia la tiroide;
  • l’ago aspirato: viene richiesto se ci sono noduli. Con un prelievo del contenuto del nodulo si può accertare se è di tipo benigno o maligno.

 

Hai tanto TSH nel sangue? La tua tiroide è stanca

Quando questa ghiandola endocrina funziona poco e male il metabolismo rallenta, le scorie non vengono smaltite e si trasformano in cuscinetti: come rimediare.

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Il metabolismo…conta!

Ci sono donne che hanno la fortuna di avere un fisico asciutto e riescono a conservarlo tale senza troppa fatica e troppi sacrifici; alla domanda su quale sia il loro segreto rispondono: “Non faccio niente di particolare, probabilmente è una questione di metabolismo”. Sembra un vezzo, ma spesso è un’affermazione che rispecchia la realtà: infatti è sempre più evidente l’importanza giocata dall’equilibrio ormonale per mantenere salute e forma fisica e mentale. Queste donne privilegiate, che sprizzano energia da tutti i pori, sono dotate naturalmente di un buon livello di ormoni tiroidei. Una tiroide che lavora poco, invece, rallenta il metabolismo del corpo, il drenaggio dei liquidi, il ricambio cellulare e anche le attività mentali. Per fortuna, però, la tiroide è un organo che può essere stimolato: vediamo come farlo al naturale.

 

Se la tiroide funziona a regime impedisce a liquidi e adipe di accumularsi

 

La tiroide è una ghiandola endocrina posta a livello del collo, che secerne gli ormoni T3 e T4. Il primo è la forma attiva del secondo, e ha il compito di esaltare l’attività metabolica e l’irrorazione sanguigna di tutti i tessuti, con il risultato di fornire più ossigeno e nutrienti alle cellule e di aumentare la velocità di utilizzazione dei nutrienti a fini energetici (in pratica, è la centralina del metabolismo), evitando così la formazione di grasso in eccesso. La funzione della tiroide è a sua volta regolata dall’ormone TSH, secreto dall’ipofisi, che induce proprio la produzione degli ormoni T3 e T4 da parte della tiroide.

 

Hai tanto TSH nel sangue? La tua tiroide è stanca

 

Col passare del tempo, soprattutto nel sesso femminile, la tiroide tende a impigrirsi e a lavorare meno. Anche il calo di estrogeni, che avviene tra i 40 e i 50 anni, contribuisce a ridurre la quota attiva di ormoni tiroidei presenti nell’organismo. Molte sostanze inquinanti presenti nell’ambiente e negli alimenti finiscono nella tiroide e ne riducono l’attività. Ecco perché spesso vi possono essere nella donna degli stadi intermedi di sofferenza ghiandolare, pur in una condizione di buona salute con valori ematici apparentemente nella norma. I valori di riferimento che leggiamo sui risultati delle analisi del sangue non sono stabiliti sulle medie di persone in perfetta buona salute, ma sono una media dei valori estremi risultati nella popolazione che si è sottoposta agli esami in quel laboratorio. In particolare, in presenza di livelli di ormoni tiroidei che rientrano nella norma, un rialzo dell’ormone ipofisario regolatore della tiroide, il TSH, fa comunque propendere per una condizione di latente ipotiroidismo, che va comunque affrontata.َ