Smartphone, fotocamere, tablet, televisioni: le ultime novità sui migliori prodotti hi-tech

MacBook Air

Il MacBook Air è sin dalla prima presentazione del gennaio 2008 il computer più sottilee leggero prodotto da Apple. Con la nuova versione presentata il 20 ottobre 2010 Apple propone un portatile ultraleggero con caratteristiche davvero innovative. Disponibile nei modelli da 11 pollici e 13 il MacBook Air non ha un hard disk e usa la stessatecnologia di archiviazione a stato solido adottata dall’iPad, disponibile in tagli di memoria da 64, 128 e 256GB. Come per i MacBook Pro il guscio unibody è interamente realizzato inalluminio, con uno spessore di 0,3 cm nel punto più sottile e 1,7 cm in quello più spesso. Nonostante le ridotte dimensioni la tastiera ha dimensioni regolari e non manca il classico trackpad Multi-Touch. Anche per l’Air, Apple ha scelto di equipaggiare il portatile con una batteria non estraibile che consente di raggiunge fino a sette ore di autonomia e 30 giornidi standby. Il peso è di soli 1,06 kg per il modello da 11″ e di 1,32 kg per quella da 13″. La memoria flash, unita ai processori Intel Core 2 Duo e alla scheda grafica NVIDIA GeForce320M, rappresenta l’equilibrio perfetto tra portabilità, autonomia e prestazioni. MacBook Airha un display retroilluminato LED ad alta risoluzione (1440×900) e un’uscita Mini DisplayPort per il collegamento a monitor esterni, proiettori e TV HD. Nonostante il grande successoche nel Natale 2010 lo ha visto protagonista delle classifiche di vendita insieme al tabletiPad, è ancora una volta il più criticato fra i modelli Apple per via della ridotta quantità dimemoria a disposizione e per la cronica mancanza di connessioni fisiche: 2 sole porte usb el’alloggiamento per schede di memoria sd.

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Apple: le 5 novità dei MacBook Air

Niente disco! - I nuovi MacBook Air voltano le spalle ai dischi rigidi meccanici in favore della memoria flash a stato solido. Perché? Steve racconta che l'idea arriva dall'iPad: un portatile sempre instant-on e con una straordinaria durata della batteria in standby. Inoltre offre un accesso più veloce ai dati, ed è anche più affidabile rispetto ai normali dischi rigidi dei portatili. Insomma, il MacBook Air rivoluzionerà il concetto di notebook!

Niente disco! – I nuovi MacBook Air voltano le spalle ai dischi rigidi meccanici in favore della memoria flash a stato solido. Perché? Steve racconta che l’idea arriva dall’iPad: un portatile sempre instant-on e con una straordinaria durata della batteria in standby. Inoltre offre un accesso più veloce ai dati, ed è anche più affidabile rispetto ai normali dischi rigidi dei portatili. Insomma, il MacBook Air rivoluzionerà il concetto di notebook!

 

11 e 13 pollici - Steve Jobs, all'evento Back to the Mac, presenta due nuovi MacBook Air come un ibrido tra un Mac e un iPad': 11 pollici (da 999 €) e 13 pollici (da 1.299 €). Il modello con schermo da 11 pollici ha un processore Core 2 duo a 1.4 GHz con 2GB di memoria e 64GB o 128GB di memoria flash, mentre quello da 13 ha un Core 2 duo a 1.86 GHz con 2GB di memoria e 128GB o 256GB di memoria flash.

11 e 13 pollici – Steve Jobs, all’evento Back to the Mac, presenta due nuovi MacBook Air come un ibrido tra un Mac e un iPad’: 11 pollici (da 999 €) e 13 pollici (da 1.299 €). Il modello con schermo da 11 pollici ha un processore Core 2 duo a 1.4 GHz con 2GB di memoria e 64GB o 128GB di memoria flash, mentre quello da 13 ha un Core 2 duo a 1.86 GHz con 2GB di memoria e 128GB o 256GB di memoria flash.

Batteria super - L'arrivo della memoria allo stato solido lascia spazio a una batteria più grande a tutto vantaggio dell'autonomia. Con un pieno di energia hai il divertimento assicurato fino a 5 ore sul MacBook Air da 11 pollici e fino a 7 ore su quello da 13 pollici. E quando non lo usi, lui va in letargo (standby) per non consumare la batteria, e dorme tranquillamente fino a 30 giorni. Quando lo riapri, si sveglia all'istante.
Batteria super – L’arrivo della memoria allo stato solido lascia spazio a una batteria più grande a tutto vantaggio dell’autonomia. Con un pieno di energia hai il divertimento assicurato fino a 5 ore sul MacBook Air da 11 pollici e fino a 7 ore su quello da 13 pollici. E quando non lo usi, lui va in letargo (standby) per non consumare la batteria, e dorme tranquillamente fino a 30 giorni. Quando lo riapri, si sveglia all’istante.
Più piccolo e leggero - Sparisce il disco fisso e il MacBook Air si assottiglia. La memoria flash è infatti più piccola e leggera del 90% rispetto ai dischi rigidi solitamente montati nei notebook così il nuovo gioiellino di casa Apple misura appena 0,3 cm nel punto più sottile e 1,7 cm in quello più spesso, e pesa soltanto 1,06 kg (modello da 11) e 1,32 kg (modello da 13).

Più piccolo e leggero – Sparisce il disco fisso e il MacBook Air si assottiglia. La memoria flash è infatti più piccola e leggera del 90% rispetto ai dischi rigidi solitamente montati nei notebook così il nuovo gioiellino di casa Apple misura appena 0,3 cm nel punto più sottile e 1,7 cm in quello più spesso, e pesa soltanto 1,06 kg (modello da 11) e 1,32 kg (modello da 13).

 

Vai col Multi-Touch - E poi sui nuovi MacBook Air arriva anche un ampio trackpad Multi-Touch senza pulsanti così puoi cliccare dove ti pare. Via libera ai ‘pizzicotti’, agli sfioramenti e alle rotazioni delle immagini per regolarne l’orientamento e le dimensioni, allo zoom su parti di testo o al cambio pagina nell’album fotografico. E funziona anche con quattro dita! È davvero difficile togliergli i polpastrelli di dosso.

Vai col Multi-Touch – E poi sui nuovi MacBook Air arriva anche un ampio trackpad Multi-Touch senza pulsanti così puoi cliccare dove ti pare. Via libera ai ‘pizzicotti’, agli sfioramenti e alle rotazioni delle immagini per regolarne l’orientamento e le dimensioni, allo zoom su parti di testo o al cambio pagina nell’album fotografico. E funziona anche con quattro dita! È davvero difficile togliergli i polpastrelli di dosso.

 


Personal computer

Il personal computer è un computer con potenza e prestazioni sufficienti a soddisfare le esigenze medie di un utente. Il personal computer è conosciuto anche con l’abbreviazione PC. Il termine “personal computer” (computer personale) inizia a diffondersi negli anni ’80 per distinguere i nuovi microcomputer di fascia bassa (home computer) da quelli di fascia media. I personal computer hanno una potenza di calcolo superiore agli home computer e un maggior numero di periferiche a disposizione. A differenza degli home computer i personal computer utilizzano un monitor dedicato e una tastiera separata dal cabinet del computer. Il segmento dei personal computer ha origine con il lancio del computer Apple II nel 1977 considerato sotto molti punti di vista il padre sia degli home computer e sia dei personal computer. Nel 1981 anche IBM entra nel mercato lanciando il primo PC IBM, il modello IBM 5150, basato su una CPU di architettura Intel 8088/x86. Negli anni ’80 i personal computer hanno un primo e importante mercato di sbocco nell’utenza business e negli uffici. Sono composti da un monitor, una tastiera e un cabinet orizzontale (da tavolo) o verticale. I primi PC hanno un lettore floppy e un disco fisso (hard disk) integrato nel cabinet del computer.

Nel 1984 anche la Apple investe nel settore lanciando il primo computer Macintosh che anticipa sotto molti aspetti l’evoluzione dei personal computer verso un approccio user friendly. Negli anni ’90 i personal computer hanno ormai una potenza di calcolo sufficiente per gestire applicazioni grafiche avanzate e i sistemi operativi implementano interfacce grafiche (GUI) in grado di rendere più semplice l’utilizzo del computer da parte degli utenti. Il sistema del puntatore, del desktop e delle icone, del cestino lanciato dal Mac OS viene adottato anche sui PC IBM con il lancio del sistema operativo Microsoft Windows. Nei primi anni ’90 iniziano a comparire sul mercato i personal computer “Ibm compatibili”. I PC compatibili si basano sulla stessa architettura hardware dei PC IBM ma sono prodotti da marche diverse o sono assemblati nei negozi specializzati di hardware computer. I PC compatibili hanno un prezzo inferiore rispetto ai PB IBM e si diffondono rapidamente sul mercato. Questa evoluzione del mercato dei personal computer determina la fine degli home computer. I PC compatibili hanno un prezzo di acquisto accessibile a tutti ed offrono prestazioni grafiche superiori. Hanno, inoltre, il vantaggio di essere personalizzati sulle esigenze dell’utente grazie alla facilità delle operazioni di assemblaggio dei componenti hardware. Negli anni ’90 al tradizionale personal computer fisso (o computer desktop) si affianca il personal computer portatile (o computer laptop) caratterizzato da minori dimensioni, tastiera e monitor integrati sul cabinet. Grazie alla personalizzazione dell’assemblaggio i personal computer dominano ancora oggi gran parte del mercato dei computer di fascia media e di fascia bassa.

Home computer

Gli home computer sono una tipologia di computer destinati al mercato di massa dei consumatori. Sono prevalentemente dei microcomputer di seconda generazione caratterizzati da un costo contenuto e da una potenza di calcolo ridotta rispetto ai computer del mercato business. I primi home computer sono lanciati sul mercato alla fine degli anni ’70 e ottengono un grande successo commerciale negli anni ’80. Grazie alla produzione di massa dei microprocessori gli home computer sono venduti ad un prezzo accessibile a tutti, escono dal settore dell’informatica professionale e iniziano ad entrare nelle case nelle famiglie. Per la prima volta nella storia dell’informatica un computer viene distribuito anche in punti vendita come supermercati e negozi di giocattoli. Pur essendo veri e propri elaboratori gli home computer sono acquistati perlopiu per la possibilità di giocare ai videogiochi. Si diffondono rapidamente nel segmento giovane dei consumatori e indirettamente alimentano la nascita di software house dedicate alla produzione dei videogames. Il primo home computer della storia è il modello Apple II del 1977. Gli home computer che raccolgono maggiore successo commerciale negli anni ’80 sono il Commodore 64, l’Amiga 500, il Sinclair Spectrum. L’epoca degli home computer si conclude nel corso degli anni ’90 quando sono sostituiti dai personal computer compatibili, caratterizzati da un prezzo accessibile a tutti, da una maggiore potenza di calcolo e da un maggiore livello di personalizzazione rispetto agli home computer, e dal rilancio commerciale delle console per videogiochi (es.Playstation).

Caratteristiche degli home computer

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p>Dal punto di vista hardware i primi home computer utilizzano processori a 8 bit e sono dotati di tastiera. Spesso sono privi di monitor in quanto permettono il collegamento dell’uscita video del computer al televisore di casa. Quest’ultima caratteristica contribuisce a ridurre notevolmente il prezzo degli home computer. I software sono memorizzati su supporti magnetici di diverso tipo. Inizialmente sono molto utilizzati l’audiocassetta e il floppy disk come memoria di massa. Gli home computer non hanno un sistema operativo complesso. Nella memoria ROM sono memorizzate una shell per i comandi di base e un linguaggio interprete (es. Basic).