Il decalogo per sfruttare al massimo i benefici dei raggi ultravioletti, senza pericoli

Sole, croce e delizia: fa bene o fa male? Tutto dipende da come e da quanto ci si espone. Perché diventi un alleato di salute e bellezza, è fondamentale sapere come “affrontarlo”.
I raggi ultravioletti hanno un ruolo importante nella sintesi organica di vitamina D, la sostanza coinvolta nello sviluppo dello scheletro e in grado di proteggere le ossa da malattie quali il rachitismo e l’osteoporosi. Ma per godere appieno di questi effetti benefici bisogna non dimenticare questo importante decalogo antirischio messo a punto dal ministero della Salute.

 

 

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Regole per prendere il sole senza rischi

 

1. Un’esposizione eccessiva al sole costituisce un grave rischio per la salute. Nessun prodotto filtra tutti i raggi UV, ma l’uso di creme solari appropriate protegge dai rischi del cancro della pelle, evita arrossamenti ed eritemi e previene il fotoinvecchiamento della pelle.

2. È importante scegliere e confrontare i solari in base al tipo di pelle (fototipo), di esposizione e luogo (neve, mare, piscina, sabbia, ecc.). Utilizzare prodotti che offrono una protezione sufficiente, chiedendo consiglio, in caso di dubbio, al medico o al farmacista. Porre maggiore attenzione alle radiazioni solari quando si è vicini ad acqua, neve o sabbia.

Nessun prodotto protegge totalmente. Non esporsi al sole troppo a lungo anche se si utilizza un prodotto per la protezione solare UVA+UVB.

4. Evitare comunque le ore più calde (11-15) e sostare in un luogo ombreggiato fra le 11 e le 13, ricordando però che alberi, ombrelloni e tettoie non proteggono completamente dalle radiazioni solari. Controllate l’indice di UV ogni giorno, anche attraverso le pagine delle previsioni del tempo sui giornali: più alto è l’indice, più importante è proteggersi.

5. Cercare di non scottarsi mai. Nelle ore più calde indossare una T-shirt, un cappello a falda larga e gli occhiali da sole.

6. Tenere i neonati e i bambini piccoli lontani dalla luce diretta del sole. Proteggeteli sempre utilizzando maglietta e cappello e tenendoli sotto l’ombrellone nelle ore più calde.

7. Applicare il prodotto per la protezione solare prima di ogni esposizione al sole. Il fatto di essere già abbronzati non costituisce una protezione sufficiente.

8. Non dimenticare di applicare il prodotto solare su tutte le parti del corpo esposte al sole. Per essere efficaci i solari devono essere applicati correttamente e in quantità adeguata (normalmente 35 g di solare per tutto il corpo, pari a circa sei cucchiaini da tè).

Rinnovare l’applicazione, specialmente dopo il bagno o essersi asciugati o se si è sudato molto.

9. Proteggete la pelle anche durante il bagno in mare o in piscina perché i raggi ultravioletti agiscono anche quando siete in acqua.

10. Utilizzare prodotti che proteggono sia dai raggi UVA che UVB. Usare prodotti solari che offrono almeno una protezione “media”, ossia un SPF (fattore di protezione solare) di 15, 20 o 25.


Dieta per una abbronzatura perfetta

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Cosa mangiare per avere un’abbronzatura perfetta? Fondamentale è appunto la scelta degli alimenti che favoriscano la produzione di melanina. Essenziali sono la vitamina A, la vitamina E e la vitamina C, molto importanti per la salute della pelle. Queste vitamine vanno quindi assunte in abbondanza nel periodo estivo, soprattutto durante l’esposizione al sole. Queste vitamine aiutano infatti a proteggere la pelle dai danni dei raggi del sole, a mantenerla elastica e sana e ad evitare le scottature.

Via libera a verdura e frutta, protagonisti dell’estate come abbiamo visto in numerose diete, come quella del melone e dell’anguria. Vi propongo un menù d’esempio con i cibi amici dell’abbronzatura: potete seguirlo a piacimento e vedrete che vi sarò molto più facile ottenere una bella abbronzatura.

Colazione: yogurt magro con cerali integrali ed una spremuta di arancia.
Spuntino di metà mattina: frutta fresca di stagione, meglio se di colore giallo-arancio.
Pranzo: un’insalata fresca con verdure di stagione oppure un piatto di verdure alla griglia. Frutta a volontà.
Spuntino di metà pomeriggio: un bicchiere di succo di mirtillio.
Cena: pasta integrale condita con pomodoro fresco e basilico.

I pomodori per proteggere la pelle dalle scottature solari

L’estate è la stagione nella quale si hanno a disposizione tantissime verdure dalle mille proprietà benefiche, come ad esempio il pomodoro, la verdura che a ragion veduta può essere definita l’ortaggio principe dell’estate. Il pomodoro, oltre ad essere fresco e dissetante, contiene diverse sostanze utili per mantenere la pelle giovane e a proteggerla contro le scottature; la scoperta viene da una serie di studi realizzati dai ricercatori dell’Università di Newcastle.

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Secondo questa ricerca, insomma, il pomodoro sarebbe un’ottima e valida alternativa, tra l’altro economica e naturale, ai vari prodotti cosmetici per la pelle, ma non solo: le sostanze contenute nei pomodori sono utili per la salute generale dell’organismo. Del resto, in estate, consumare i pomodori è molto facile: si prestano bene ad essere mangiati in insalata, come contorno o anche sottoforma di salsa e di succo, sono buoni e versatili e in più fanno bene alla salute e alla pelle.

La sostanza contenuta nel pomodoro che più di ogni altra è benefica per la pelle è il Licopene, un antiossidante molto efficace, utile per proteggere la pelle dagli attacchi dei raggi UV ma anche per prevenire le malattie dell’invecchiamento e l’apparato cardiovascolare.

Nello studio condotto dai ricercatori dell’Università di Newcastle, e presentati alla Royal Society of Medicine di Londra, è stata analizzata e messa a confronto la pelle di 20 donne di età compresa tra i 21 e i 47 anni suddivide in due gruppi; il primo gruppo ha assunto per 12 settimane cinque cucchiai al giorno di passata di pomodoro con l’aggiunta di 10 g. di olio d’oliva, mentre alle volontarie del secondo gruppo sono state date le stesse quantità di solo olio d’oliva.

Successivamente le pazienti sono state esposte ai raggi solari e al termine delle dodici settimane di test sono state effettuate delle analisi che hanno evidenziato un notevole miglioramento nella capacità della pelle di proteggersi dai raggi del sole tra le donne che avevano assunto la passata di pomodoro rispetto al gruppo di controllo. In pratica, nel gruppo che aveva mangiato il pomodoro sono state riscontrate meno scottature solari sotto forma di minore arrossamento della pelle, esattamente come se avessero usato una crema solare.

Inoltre, le analisi hanno evidenziato un aumento dei livelli procollagene, un enzima precursore del collagene, ovvero la sostanza che dà struttura alla pelle. Gli scienziati hanno rilevato, inoltre, che l’assunzione di pomodoro è utile anche per proteggere il DNA mitocondriale, collegato, anch’esso, all’invecchiamento della pelle.

Quindi, via libera al pomodoro in tavola e nei piatti estivi e non solo per la sua bontà, ma soprattutto per le sue proprietà benefiche e per la bellezza e la salute della pelle; non dimenticate, comunque, di proteggervi dal scottature anche con una crema solare adeguata e con un giusto abbigliamento.

DEPILAZIONE O EPILAZIONE? QUESTO È IL PROBLEMA. CREME SOFT E CERETTE RADICALI

Epilati o depilati? Questione di feeling. Se siete per i metodi dolci allora la soluzione con la d è quella che fa per voi. Strumenti: creme o saponi depilatori, rasoi a lama o elettrici. L’operazione consiste nel decespugliare senza sradicare. Lato positivo, non si soffre. Lato negativo, si accelera la ricrescita e l’ispessimento del pelo.

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Chi invece non teme lo strappo, può darsi all’epilazione. Condizione necessaria una lunghezza minima dell’arbustello di 4 millimetri. La tecnica prevede l’uso di ceretta e strisce, oltre a richiedere mano ferma e gesto deciso. Con gli epilatori a pinzetta la ripassata è d’obbligo per non lasciare tracce. Fino a due, (nei casi più fortunati) tre settimane, siete più leggere. Il dopo vale per tutte: non vanno applicate lozioni alcoliche o profumi perché la pelle si potrebbe irritare; va stesa una crema lenitiva e idratante per togliere l’arrossamento; meglio non esporsi al sole subito dopo, soprattutto in caso di ceretta: aspettate finché i puntini rossi, segno evidente del lavoro, non sono spariti. Tra i prodotti in crema, Depilzero promette un risultato di lunga durata e un ricrescita lenta, nella sua formulazione mette proteine e olio di jojoba che rispettano l’epidermide. Sotto la doccia il sapone depilatorio Veet Supreme Essence con fragranza di rosa e olii essenziali (9 euro circa), è pratico e veloce. Lo si stende sulla zona e lo si risciacqua con la spugnetta, meglio se ruvida. I barattolini di cera da scaldare sul fornelletto sono ormai obsoleti, meglio optare sui rulli autoriscaldanti roll on. La ricarica della cera è parte integrante dell’apparecchio e in 20 minuti circa sono pronti da passare (consiglio: date una spuntatina al pelo se è troppo lungo, patirete meno nello stendere il prodotto). Easy Wax (sempre della Veet) contiene 20 pratiche strisce in tessuto lavabile per un riutilizzo, quasi all’infinito, e due ricariche di cera e salviettine post epil per rimuovere i residui appiccicosi. Ci sono anche le strisce già pronte. Basta strofinarle tra le mani, dividere i lembi, come fosse del bioadesivo e posizionarle sulla pelle pulita e asciutta.
Quelle di Epil Stop di Bottega Verde (10,90 euro) sono arricchite con olio di mandorle dolci, per un lavoretto di fino adatto anche agli incarnati più delicati. Ma se si vuole risolvere il problema del pelo superfluo in modo definitivo, l’alternativa è il laser.
Il principio è quello della fototermolisi selettiva, dove gli impulsi bombardono in modo mirato la melanina del bulbo pilifero, scaldandola e distruggendola. Risultato, in 4 o 5 applicazioni si è fatta piazza pulita. Oggi la tecnica non è prerogativa solo dei centri estetici. La tecnologia è diventata home made. Un esempio rappresentativo (ma sul mercato ormai avete ampia scelta) è l’epilatore a luce pulsata Philips Lumea, costa circa sette anni di cerette .