Luce al viso

Avete presente il colorito delle chique latine, come Eva Mendes, Jennifer Lopez, Penelope Cruz? I make up artist lo chiamano l’effetto “sun kissed”per un incarnato radioso e sano e il cosmetico più indicato per ottenerlo è la terra solare. La bronzing powder è l’amica di quasi tutte le donne. Si stende sul viso e décolleté per sembrare abbronzate e con una sola pennellata si ha subito un effetto éclat che nasconde le piccole discromie della pelle. «L’importante è scegliere il colore giusto, la tonalità più vicina al colore naturale della pelle», dice Rayan Tolomei, International make up artist di Max Factor. «Per non indurire i lineamenti la nuance non deve essere troppo scura, altrimenti si corre il rischio di creare antiestetici stacchi sul viso con il collo. Chi ha la pelle chiara deve scegliere un tono dorato, mentre le carnagioni ambrate possono optare per sfumature nella gamma dei rame, bronzo e terracotta»

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Come applicarla?

Il primo step è quello di evitare creme idratanti troppo grasse che renderebbero difficile la stesura della polvere. E’ importante anche la scelta del pennello, che deve essere grande, con le setole compatte e morbide, in modo da scivolare con dolcezza sulla pelle. «La terra va applicata in certi punti del viso per creare quell’effetto “sun kissed”, ovvero sullo zigomo, ai lati e contorno del viso, facendo attenzione ad arrivare fino alle tempie e all’attaccatura dei capelli. Il pennello va mosso in senso circolare e in modo costante. Si può applicare anche sopra l’occhio per creare una leggera sfumatura, mai sotto l’occhio, si avrebbe un effetto spento e stanco. Il tocco finale? Un mix di terra abbronzante da mischiare con un blush cremoso color arancio e per chi vuole essere trendy può mettere un po’ di gloss sullo zigomo per un effetto “wet”.

  • Occhi e bocca
  • Un mondo cioccolato
  • Terracotta di Guerlain
  • Lancôme: Star Bronzer
  • L’Orèal
  • Ysl
  • Collistar

Pelle elastica.Come mantenerla.

Per mantenere la cute elastica e prevenire la comparsa di smagliature – causate molto spesso da brusche variazioni di peso – occorre seguire alcune regole semplici ma efficaci.cute_elastica.jpg

Prima di tutto, bisogna curare la propria dieta quotidiana, introducendo alimenti come olio di mais, olio di oliva, nocciole, noci, mandorle, pesce, legumi, pomodori, arance e fragole.

L’olio di mais e quello di oliva contengono una buona quantità di ceramidi utili per migliorare l’elasticità alla pelle. Nocciole, noci e mandorle sono, invece, ricche di vitamine E che, assunta regolarmente,  aiuta a limitare la perdita di tono della pelle e la formazione di smagliature. Non bisogna però esagerare nel consumo di questi ultimi alimenti perché sono piuttosto calorici.

Pesce e legumi contengono lisina, aminoacido utilissimo per incrementare la produzione di collagene, la proteina che costituisce l’impalcatura della cute. Pomodori, arance e fragole possiedono vitamina C, in grado di migliorare il microcircolo e la produzione di melanina.

Oltre all’alimentazione, occorre prestare attenzione alla pulizia. Non bisogna mai lavarsi con acqua troppo calda perché si corre il rischio di intaccare le risorse lipidiche della pelle, disidratandola e rendendola meno elastica.

Vanno poi evitati abiti troppo aderenti perché rallentano la circolazione, con una conseguente riduzione dell’ossigenazione e del nutrimento della cute.

Ombretto iridiscente: istruzioni per l’uso

Oro, argento, rosa, albicocca, madreperla: le collezioni make up 2011-12 propongono sofisticate cromie iridiscenti.

 

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Come si applicano gli ombretti iridescenti per evitare anti estetiche sbavature?
Gli step fondamentali sono i seguenti:
1. Definire perfettamente le sopracciglia, possibilmente verso l’alto. L’obiettivo è quello di illuminare lo sguardo. Sopracciglia non curate ne annullerebbe l’effetto desiderato.
Passare un velo di cipria sulle palpebre per far aderire meglio l’ombretto.
2. Tenendo l’occhio chiuso, applica con un pennello piatto sul margine delle ciglia tutta la quantità dell’ombretto, che dovrà poi essere sfumato su tutta la palpebra.
3. Con l’aiuto di un pennello – più largo e privo di ombretto – smorza il colore fino all’arcata sopraccigliare. Otterrai così un effetto più trasparente.
4. Disegna un tratto color bronzo o malva o marrone dorato sotto l’occhio, partendo dall’interno verso l’esterno (guardando in alto). Intensificherai così l’effetto finale dell’ombretto iridescente.
5. Per ottenere un effetto ancora più sofisticato, sfuma l’ombretto direttamente con le dita, in direzione delle tempie. Applica abbondante mascara.
Il consiglio in più
Se il risultato ti sembra troppo brillante, tampona con un po’ di cipria.

Bio rivitalizzazione ringiovanente

Cocktail di sostanze biologiche, tra cui vitamine, sali minerali e acido ialuronico per ringiovanire il viso. Non è un filler ma un’iniezione vitale maggiormente diffusa sul volto. Scopriamo i dettagli con l’esperta.

 

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E’ un trattamento di medicina estetica che serve per prevenire e curare l’invecchiamento cutaneo senza bisturi. Elimina inoltre gli inestetismi cutanei di viso, collo e mani.

“Più si va avanti con gli anni, più si va incontro ad una generale atrofia del derma e si riduce la vascolarizzazione della pelle”, dice la Dottoressa Ilse Cristina Ghinolfi, medico specialista in Medicina e Chirurgia estetica, a Milano.

Il trattamento di bio-lifting o bio-rivitalizzazione viene operato attraverso l’iniezione di sostanze biologiche che rivitalizzano il derma (lo strato più profondo della pelle ndr). L’obiettivo (e il risultato finale) è quello di migliorare l’aspetto della pelle donando turgore, luminosità, elasticità, compattezza ed eliminando le piccole rughe.

Si può effettuare anche a 25 anni se si ha un viso molto magro, che presenta un reticolo di piccole oppure se negli anni si è esposti al sole senza criterio.
Il bio-lifting viene effettuato con delle micro-iniezioni a base un cocktail composto da Vitamine, Sali minerali e Aminoacidi, tra i quali:

–  le Vitamine A, B3, B5 B6, B12 che garantiscono equilibrio alla pelle;

–  la Citamina C che migliora e stimola la sintesi del collagene, oltre ad avere un effetto schiarente:

–  la Vitamina E che agisce contro i radicali liberi (queste sono alcune delle 13 vitamine iniettate);

–  Sali minerali che agiscono sulle funzione essenziali del rinnovo cellulare, tra cui il magnesio, il coenzima Q10, il cloruro di potassio, utili per catalizzare il metabolismo dell’organo; aumentano la velocità della costruzione dei tessuti, e svolgono una funzione antiossidonate;

–  28 aminoacidi, tra cui l’acido ialuronico

L’arginina, lacido aspartico, la cistina, la glicina, la serina, la taurina, e il triptofano: tutte sostanze che stimolano le funzioni vitali della pelle, e quindi la mantengono giovane.

– Il coenzima A, nad e nad bp che sono enzimi metabolici, che intervengono quindi nella struttura della cellula epidermica stessa;

–  Acido nucleico come lRNA che regola la sintesi delle proteina
–  Complessi poli-vitaminici che hanno unazione detossinante

Si tratta di una bio-rivitalizzazione effettuata con lacido ialuronico non reticolato, le cui fibre cioè sono libere. A differenza del filler riempitivo, consente una diffusione maggiore nel derma (il primo invece rimane più in loco nella zona in cui è stato iniettato poiché è composto da fibre reticolate, unite).

A questi cocktail di sostanze biologiche si può aggiungere un altro complesso caratterizzato dalla presenza di botox liftante. Ciò dipende dalla condizione della pelle della paziente.

Nelle bio-rivitalizzazioni l’elemento ringiovanente principale è determinato dall’acido ialuronico che consente di ricreare quell’ambiente cellulare che si ha quando si è giovani.

E’ una tecnica lineare che si basa sulla capacità di diffondere l’acido ialuronico, attraverso delle piccole punture. Si ottiene così l’aumento del trofismo del tessuto che porta alla scomparsa del reticolato di pelle secca di viso, collo e decolleté.

Tali problematiche non sono solo prerogativa di persone ageè, ma possono presentarsi anche in persone giovanissime per motivi costituzionali e/o ambientali (pelle secca, corporatura magra, esposizione al sole, fumo ecc).

Come agisce
La bio-rivitalizzazione serve a dare turgore al volto: se ad esempio si vuol dare tono allo zigomo, anziché fare delle piccole iniezioni in serie si fanno delle linee interne orizzontali e poi verticali che si intersecano tra di loro e che creano una sorta di reticolato che dà sostegno al tessuto.

Creando una rete di questa sostanza l’acido ialuronico attira l’acqua: quindi la zona del viso risulta più compatta.

Durata del trattamento

Si consigliano circa 5 trattamenti iniziali a distanza di una settimana l’uno dall’altro e poi 2 sedute di biorivitalizzazione effettuati a distanza di 1 mese.

Tra un trattamento e l’altro si possono fare dei peeling a base di acidi o trattamenti esfolianti sotto forma di maschere o creme.

Peeling chimici

 

“In caso di rughe superficiali il trattamento di medicina estetica indicato è il peeling chimico superficiale, medio o profondo oppure il laser”- dice il Dottor Giorgio Netri, Chirurgo Plastico a Manchester.

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L’acido glicolico superficiale funziona su macchie e rughe superficiali in un primo strato della pelle.

E’ un trattamento che utilizza di stimolazione  cutanea piuttosto che di ricostruzione. Il trattamento con acido glicolico, grazie a questi effetti  combinati, ottiene un progressivo ringiovanimento della pelle che appare  più luminosa, elastica, morbida e priva di piccole rughe.

L’acido TCA (tricloracetico)  interviene al livello più profondo della pelle.
E’ usato per peeling medi e profondi, per correggere cicatrici di acne, le piccole rughe intorno alla labbra e per le macchie cutaneo.
Il TCA viene spesso utilizzato in associazione con altri acidi, in particolare con la soluzione di jessner, a scopo sinergico.

Il peeling profondo con acido fenolico viene usato da dermatologi esperti: è il più profondo dei peeling. Viene fatto in anestesia generale o locale, garantisce un ottimo risultato perché è un completo ringiovanimento.

Subito dopo i peeling chimici si raccomanda l’uso di creme solari ad altissimo fattore di protezione.

Come capire se è più indicato un peeling o un filler?

Il peeling è per danni superficiali,  per dare (o ridare) omogeneità e compattezza alla pelle, va a  correggere le piccole disomogeneità della pelle.

Il filler è molto più specifico e va ad agire su una ruga in particolare, che viene riempita grazie all’acido ialuronico.

Come illuminare la pelle?

 

Un viso solare e una pelle radiosa sono un ottimo biglietto da visita, ma come ottenere un’incarnato perfetto senza ricorrere al make up?
 

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L’abbiamo chiesto al Prof. Enzo Berardesca, Direttore del Dipartimento di Dermatologia Clinica presso l’Istituto dei tumori Regina Elena – San Gallicano di Roma.
 
Cosa rovina la pelle e perché?
Quando la pelle perde di tono, assume un colorito grigiastro o si copre di una rete di rughe, la causa è sia fisiologica, causata dall’invecchiamento, che relazionata a fattori esterni.
Afferma il Dott. Berardesca: “Le modificazioni cutanee che insorgono con l’andare del tempo hanno sostanzialmente due origini: l’invecchiamento cronologico, che costituisce un processo fisiologico determinato da fattori genetici e influenzato da fattori ambientali, e il fotoinvecchiamento, che si sovrappone al precedente ed è un processo degenerativo legato al processo ossidativo prodotto da fattori come inquinamento ambientale, da metalli pesanti, ma soprattutto dall’esposizione ai raggi UV“.
 
Oltre al sole e all’inquinamento, un altro “amico” dell’invecchiamento cutaneo è il fumo di sigaretta. “Il fumo causa un aumento dei radicali liberi nella pelle” prosegue Berardesca “È stato dimostrato che donne fumatrici presentano un livello più elevato di invecchiamento cutaneo e di rughe”.
 
Quali trattamenti sono quelli consigliati, a che età, per quali problemi
Quando ormai i danni sono visibili è oggi possibile intervenire con trattamenti medici dermatologici in grado di rinnovare la pelle.
Come afferma il Dott. Berardesca, “Con il passare degli anni la pelle si assotiglia e perde la sua capacità di rinnovamento. Diverse sostanze sono in grado di stimolare il ricambio cellulare e quindi (dopo un adeguato periodo di trattamento, di solito qualche mese) di riuscire ad aumentare lo spessore della pelle, rinnovare il collagene e migliorare quindi il tono, l’elasticità e la levigatezza della cute”.
 
Ma quali sono i prodotti che favoriscono il rinnovo cellulare? “Quelli più utilizzati appartengono a due categorie: gli alfoidrossiacidi ed i retinoidi. I primi si usano in diverse concentrazioni anche come prevenzione a partire dai 30 anni in poi, sia in creme che, a concentrazioni elevate, come peeling. A questa categoria appartengono ad esempio acido glicolico e acido piruvico. I retinoidi invece sono i derivati dell’acido retinico. Alcuni sono classificati come farmaci (tretinoina) altri sono utilizzati nei cosmetici (retinolo e retinaldeide)”.
 
Quando si usano? “Sono indicati nel trattamento dell’invecchiamento nelle fasi più avanzate (generalmente dopo i 45 anni) e sono principalmente utilizzati nelle creme. Anche le vitamine topiche come la C e la E, essendo dei potenti antiossidanti, sono utili nel contrastare gli effetti dell’invecchiamento il cui danno è spesso causato da un’eccessiva ossidazione”.
 
Che azione hanno botox e filler? “Questi prodotti possono essere utilizzati per contrastare l’invecchiamento. Migliorano l’aspetto cutaneo e appianano le rughe, ma hanno un effetto puramente visivo e non migliorano dal punto di vista biologico le caratteristiche della cute” che quindi dopo poco tempo recupererà l’aspetto sciupato di prima.
 
Come si svolgono i trattamenti?
Specifica Berardesca: “I trattamenti in crema vanno applicati 1/2 volte al giorno per alcuni mesi, le formulazioni in peeling in alte concentrazioni vanno applicati per pochi minuti ogni 2 o 3 settimane, ma questo tipo di trattamento è meglio che sia effettuati dal medico, in quanto se la sostanza viene lasciata troppo a lungo si possono causare danni anche permanenti”.
 
Come mantenere i risultati?
Una volta ottenuta una bella pelle, il difficile è mantenerla tale. quali accorgimenti è necessario usare ogni giorno per non ritornare alla situazione di partenza? “I risultati si possono mantenere sia prevenendo l’invecchiamento, proteggendosi la pelle, che abbinando cicli di terapia di mantenimento. Tutto però abbinato ovviamente a uno stile di vita adeguato: abbandono del fumo, controllo dell’esposizione solare e dieta regolare ricca di vitamine, antiossidanti e flavonoidi. Infatti tra le cause dell’invecchiamento cutaneo c’è anche, in piccola parte, una dieta povera di vitamine e sali minerali”.
 
Come combattere i danni del sole?
“La pelle si preserva dai danni del sole ovviamente non esponendosi” afferma Berardesca. “In ogni caso è meglio fare delle esposizioni controllate evitando le ore centrali della giornata ed applicando sempre un filtro solare ad elevato potere che protegga sia dagli UVA che UVB. Ricordo che generalmente gli UVA sono a lunghezza d’onda piu’ lunga e penetrano nel derma causando le rughe, mentre gli UVB sono quelli che “scottano” e danno l’eritema solare e a lungo termine possono favorire la comparsa dei tumori cutanei. È sempre più frequente l’uso anche di integratori alimentari a base di antiossidanti o sostanze più specifiche come il polypodium leucomotos che aiutano la pelle a contrastare i danni dell’esposizione solare”.

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Terracotta di Guerlain:Un successo indiscusso dal 1984. Terracotta di Guerlain resta un classico fra le terre abbronzanti.


 

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Glitterato l’ombretto Effetto Sole , marron silver di Collistar per uno sguardo intrigante.

 

 

 



 


Lancôme

Star Bronzer Intense di lancome_copia.jpgLancôme associa

all’olio di rosa pigmenti hi-tech per un make up

luminoso.

 

 

 

 

 

 



 
loreal-maxiterra_copia.jpgL’Orèal:

Formato XL per Maxi terra Glam Abbronzante di L’Orèal Paris, dalla tenuta long lasting




Ysl:

ScorrevolROUGEVOLUPTEPERLESILKYSENSUALRADIANTLIPSTICKSPF15.jpge e persistente Volupté Sheer Candy Gloss di Yves Sain Laurent disponibile anche nei colori fluo

 

 

 

 

 

Occhi e bocca

Per gli occhi è perfetta la matita scura per far risaltare lo sguardo, oppure ombretti dai toni intensi, come il viola, il blu, l’antracite. La tendenza della “bouche forte” si conferma anche quest’anno. I colori sono flou, molto intensi, indicati per una donna che è conscia della sua sensualità. Le più fashion potranno osare un colore forte anche sugli zigomi, ma non bisogna esagerare, non siamo più negli anni Ottanta. Per la vita di tutti i giorni si può usare un gloss nelle gradazioni del rosso e arancio evitando le sfumature neutre che tendono a spegnere il viso. Un consiglio? Le sopracciglia potranno essere fini o decolorate per dare ancora più risalto alla bocca». truccoestivo.jpg

 


Un mondo cioccolato

Sono molte le star che amano il Brown Power, tutte quelle sfumature della terra che vanno dal bronzo al rame, dal mattone ai marroni scuri. Il colore è amato soprattutto dalle latino americane: Jennifer Lopez è stata la prima, agli inizi della sua carriera, ad osare un rossetto color cacao, ora ritornato in auge.
E il brown si traduce anche sulle unghie, il must have di quest’anno è il color fango, un marrone tortora che a seconda della luce diventa più scuro o più chiaro fino a sembrare quasi grigio. Chanel, che anticipa sempre i tempi con gli smalti, lo aveva già lanciato l’anno scorso, con la tinta “Particulière”.

 

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