Infezioni vaginali estive

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Con l’arrivo delle vacanze, cresce la voglia di divertirsi, si è più spensierate ed è più facile abbassare la guardia anche su aspetti importanti. E’, infatti, in estate che cresce l’incidenza delle malattie sessualmente trasmesse, soprattutto fra i giovani, come testimonia l’ultimo rapporto presentato recentemente dall’European Center for Disease Control (Ecdc) che mette in evidenza l’aumento soprattutto tra le giovanissime. I Paesi dove si concentrano maggiormente i contagi sono nel nord europa: Svezia, Norvegia, Danimarca e Gran Bretagna, dove il tipo di infezione più frequente è la clamydia. Ma queste infezioni vaginali possono essere prevenute o risolte con un po’ di cura e attenzione. Vediamo come.

Pericolo candida

«E’ il clima caldo-umido a favorire, soprattutto tra le giovani, la proliferazione di funghi e batteri », spiega la ricercatrice Rossella Nappi della Clinica Ostetrico-ginecologica dell’Università di Pavia. «L’infezione genitale più diffusa è provocata dalla Candida (colpisce il 75% delle donne), un fungo che si annida negli indumenti bagnati, ma anche sullo sdraio e sul bordo piscina. I sintomi? Irritazione, prurito e perdite bianche a grumi. L’infezione è molto contagiosa da donna a uomo e da donna a donna. Per risolvere il problema è sufficiente una terapia locale di una settimana, creme o candelette (clotrimazolo, conazolo, itraconazolo) da mettere ogni sera.In caso di candidosi, infatti, il problema principale non è debellarla ma ottenere una guarigione stabile. Esistono rimedi naturali con principi attivi dalle proprietà antimicotiche, come la Pseudowintera colorata».


 

Le infezioni batteriche

Le più frequenti sono quelle da Gardnerella e da Clamidia. «La prima provoca bruciore e perdite giallo verdastre dall’odore sgradevole, mentre la Clamidia, allo stadio iniziale può essere asintomatica per poi uscire allo scoperto, con bruciore e dolori addominali, quando è in fase molto avanzata», dice Nappi. «Le cure? La Gardnerella necessita di un trattamento locale con candelette di solito a base di Metronidazolo, mentre per la Clamidia occorre una cura antibiotica. Da sapere che le recidive sono abbastanza frequenti entro i nove mesi dalla prima manifestazione. In questo caso va effettuato un nuovo ciclo di cure. Per evitare l’effetto “ping pong” vanno trattati anche i partner sessuali».


Errori da evitare

Vi sono situazioni tipiche che predispongono alle infezioni vaginali. Per esempio l’uso di saponi profumati o lavande vaginali aggressive che alterano il pH vaginale. Anche gli indumenti troppo stretti e i tessuti sintetici, come il costume possono far male, così come stare a contatto con la sabbia del mare senza l’asciugamano. «Di ritorno dalla spiaggia il costume deve essere lavato bene con semplice sapone di Marsiglia, rimuovendo la sabbia residua», conclude la ginecologa. «Non bisogna tenerlo troppo a lungo e mai scambiarlo con le amiche di viaggio, è una delle cause più comuni di papilloma virus che provoca i temuti condilomi. Ricordarsi che gli assorbenti interni vanno cambiati almeno ogni due ore e non vanno messi di notte. Anche sottoporsi a depilazioni selvagge, tipo Brazilian style, prova l’irritazione all’inguine che può trasformarsi in vaginite. Infine se si seguita una cura a base di antibiotici per lungo tempo occorre prendere dei fermenti lattici per proteggere la flora batterica».