LA FRUTTA CHE ABBRONZA

frutta, abbronzatura, estate, coldiretti,bellezza,benessere,cura del corpo,news,Carote, radicchi , albicocche,abbronzanti naturali,cicoria, lattuga, melone giallo, fibre,sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole ,ciliege


Carote, radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti naturali in grado di ‘catturarè i raggi del sole e garantire una tintarella naturale ma anche utilissimi per difendere l’organismo dalle elevate temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica top ten del cibo che abbronza in occasione dell’arrivo dall’Africa di ‘Scipionè, il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l’arrivo dell’estate, dopo una primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media. Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche – sottolinea la Coldiretti – a preparare l’abbronzatura estiva. Anche chi è ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che – precisa la Coldiretti – favorisce la produzione nell’epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto – continua la Coldiretti – salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l’organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell’esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che – sottolinea la Coldiretti – sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali – conclude la Coldiretti – sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

Diete last minute e il terrore della prova bikini

Tempo d’estate tempo di diete last minute. Come se si potesse davvero recuperare in breve tempo mesi di pigrizia e stravizi alimentari. La colpa è tutta di un sistema che ce lo fa credere, dai magazine che già dall’inizio della primavera sono pieni di diete per prepararsi alla famigerata «prova costume», alla chirurgia con i suoi ultimi ritrovati, ai centri estetici con
macchine che promettono risultati incredibili, alla cosmesi con creme miracolose, per finire con il beachwear, che da anni ha subdolamente barato sulle taglie riducendole di due misure cosicché la M di oggi è la S di ieri.

20120619_dieta-tisanore.jpg

Motivo? Farci sentire più grassi perché sono tutti complici di un grande business: quello del benessere. Tutti ci ricavano qualcosa, persino i supermercati che possono vendervi roba che mai mangereste in vita vostra e, soprattutto, i dietologi, alcuni dei quali hanno venduto milioni di copie con i loro trattati «scientifici» (come Pierre Dukan, famoso per aver regalato una linea perfetta a Kate Middleton per il giorno del suo matrimonio) o litri e litri di beveroni, semplici trovate commerciali che, alla fine, ciò che alleggeriscono non è la vostra silhouette, ma solo il vostro conto in banca.

Perché, che ci crediate no, orami è scientificamente provato, che tutte le diete sono equivalenti. Non funzionano, tanto che il 95% di chi ne aveva seguito una, nel giro di cinque anni riprende il peso perduto più gli interessi. Inoltre, a causa dei ripetuti fallimenti, non è raro che si finisca col soffrire di disturbi psicologici o del comportamento alimentare. L’unica vera soluzione per dimagrire è ascoltare il proprio corpo. Non dar retta alle immagini sui giornali che fanno sentire imperfetta ogni donna, dimagrire mangiando solo quando si ha fame e non usando il cibo come un ansiolitico e volersi bene per come si è. Questa è l’unica «dieta» che funziona proprio perché non è una dieta.

Agricoltura/ Bio o tradizionale? Meglio un sistema ‘ibrido’

frutta-ape2.jpgAgricoltura organica o convenzionale? Meglio un sistema ‘ibrido’: lo sostengono i ricercatori della McGill University e dell’Institute on the Environment della University of Minnesotache in uno studio pubblicato su Nature hanno esplorato le potenzialita’ dei due tipi di coltivazione in merito alla capacita’ di nutrire la crescente popolazione mondiale tenendo conto della riduzione del danno ambientale.

Lo studio mira a far luce sul dibattito acceso tra coloro che sostengono che l’agricoltura convenzionale sia una minaccia che mina la biodiversita’ e le risorse idriche e coloro che sostengono invece che l’agricoltura organica non sia in grado di coprire l’intero fabbisogno, rendendo gli alimenti non accessibili per la maggior parte delle popolazioni.

La ricerca americana ha osservato che i raccolti provenienti da agricoltura biologica sono in media di quantita’ inferiore (fino al 25 per cento in meno) di quelli da agricoltura convenzionale, soprattutto per quanto riguarda i cereali, mentre la resa e’ simile per legumi e piante perenni.

“Per raggiungere una sicurezza alimentare sostenibile ci sara’ probabilmente bisogno di tecniche diverse, tra cui quella biologica, convenzionale e possibili sistemi ‘ibridi ‘- hanno concluso i ricercatori – per produrre piu’ cibo a prezzi accessibili, garantire il sostentamento per gli agricoltori e ridurre i costi ambientali dell’agricoltura”.

 

 

La nuova cura per la cellulite

cellulite,  nuova cura cellulite,  nuova dieta cellulite,  bellezza,benessere,dieta,cura del corpo,cura della persona,


Soprattutto in questo periodo, la cellulite diventa uno dei problemi più difficili da affrontare per tutte le donne. Un problema che hanno milioni di donne, indipendentemente dal loro peso.

Ma, dall’ultimo Convegno Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica di Roma, per tutte le donne ci sono delle buone notizie per la lotta a questo inestetismo.

La cellulite, secondo quanto hanno scoperto gli esperti, non è un problema di inefficienza venosa, come finora si credeva, ma di un problema che sorge nel tessuto adiposo. Questo tessuto, che è presente in percentuali diverse in ogni organismo, a causa di una dieta sbagliata tende a infiammarsi e a dare vita alla cellulite, che compare in zone localizzate del corpo sotto forma di buccia di arancia.

La soluzione per la cellulite, secondo quanto dice Pier Antonio Bacci, docente di medicina estetica all’università di Siena, si trova in una dieta acidificante, iperproteica, ipoglucidica e alcalinizzante, che combatte le causa dell’infiammazione delle cellule che compongono il tessuto adiposo.

La dieta consiste in un programma di un mese, che prevede i primi giorni a base di frullati di frutta e verdura, per poi proseguire con una settimana a base di alimenti senza glutine, per poi reintrodurre sia i carboidrati che le proteine. Il segreto è nell’accompagnare la dieta con integratori a base di potassio, magnesio e bicarbonato di sodio, che hanno la funzione di ridurre l’acidità dei tessuti.

Salute: estate stagione d’oro per ‘mercato dieta’ tra affari, truffe, rischi

Sono molti gli italiani illusi dal miraggio di perdere di “sette chili in sette giorni” con il sistema dimagrante più alla moda. E con l’estate si moltiplicano le proposte del ‘mercato delle diete‘, un settore tutt’altro che in crisi e dai bilanci stratosferici. In vista dell’estate, infatti, la metà degli abitanti della Penisola, dagli adolescenti agli anziani, prova a perdere peso. Un’esigenza sempre più diffusa alimentata anche da un marketing sempre più vasto e aggressivo per prodotti che promettono miracoli: metodi ‘garantiti’, alimenti diet o addirittura dimagranti, sistemi infallibili, pillole, integratori, creme e tanto altro. Una miriade di proposte tra le quali è difficile orientarsi e che possono nascondere molte insidie, per la salute e il portafogli.

cibo_spazzatura--400x300.jpg


E anche per i medici non è facile tenere lontani i propri pazienti dalla dieta del momento o da prodotti ‘pompati’ dalla pubblicità o dal web. Un tema con molte sfaccettature a cui è dedicata la puntata del talk show ‘In sanità’, in onda da oggi su Doctor’s Life, il canale di Adnkronos Salute trasmesso su Sky (canale 440). In studio, a commentare dati e notizie sul settore, Giovanna Cecchetto, dietista presidente Andid, l’associazione nazionale dietisti; Sara Farnetti, nutrizionista; Dario Manfellotto, direttore del Centro di fisiopatologia clinica, ospedale Fatebenefratelli, Isola Tiberina Roma, e lo chef Filippo La Mantia.

Sotto la lente i metodi dimagranti più seguiti del momento, come la dieta Dukan, in grado di ‘muovere’ 100 milioni di euro l’anno. O la Tisanoreica, con la sua capacità di aprire diverse possibilità di mercato grazie ai prodotti dedicati. E i rischi non mancano. Anche quelli più inattesi: come quelli psicologici, legati all’abbassamento dell’autostima con la ripresa dei chili perduti. Oppure quelli estetici: “Un intervento di chirurgia plastica su 4 è legato ai danni delle diete sbagliate”, ha spiegato Maurizio Valeriani, chirurgo plastico del San Filippo Neri di Roma. E non mancano, a fronte della forte domanda di ‘dimagrimento facile’, truffe e raggiri. Sono molte le possibili trappole in questo settore, come spiegano i carabinieri dei Nas. Falsi specialisti, prescrizioni di sostanze vietate, centri non in regola, alimenti spacciati come ‘naturali’, ma fin troppo attivi perché arricchiti di farmaci pericolosi per la salute. Solo tra il 2010 e il 2012 i Nas, oltre ai controlli ordinari, hanno condotto una decina di operazioni su diete e prodotti dimagranti. I rischi maggiori dalla vendita di anoressizzanti via Internet, mercato vastissimo. Questi pericolosi farmaci sono stati trovati persino in barrette dietetiche spacciate come naturali. Sul sito di Doctor’s life (www.doctorslife.it) informazioni e orari

Dieta per una abbronzatura perfetta

dieta per una abbronzatura perfetta,spremuta di arancia,pasta integrale condita con pomodoro fresco e basilico,frutta fresca di stagione,melone,anguria,verdure alla griglia,vitamina a,la vitamina e e la vitamina c,danni dei raggi del sole,yogurt magro con cerali integrali,mirtilliodieta per una abbronzatura perfetta,spremuta di arancia,pasta integrale condita con pomodoro fresco e basilico,frutta fresca di stagione,melone,anguria,verdure alla griglia,vitamina a,la vitamina e e la vitamina c,danni dei raggi del sole,yogurt magro con cerali integrali,mirtillio


 

 

 

 

 

 


Cosa mangiare per avere un’abbronzatura perfetta? Fondamentale è appunto la scelta degli alimenti che favoriscano la produzione di melanina. Essenziali sono la vitamina A, la vitamina E e la vitamina C, molto importanti per la salute della pelle. Queste vitamine vanno quindi assunte in abbondanza nel periodo estivo, soprattutto durante l’esposizione al sole. Queste vitamine aiutano infatti a proteggere la pelle dai danni dei raggi del sole, a mantenerla elastica e sana e ad evitare le scottature.

Via libera a verdura e frutta, protagonisti dell’estate come abbiamo visto in numerose diete, come quella del melone e dell’anguria. Vi propongo un menù d’esempio con i cibi amici dell’abbronzatura: potete seguirlo a piacimento e vedrete che vi sarò molto più facile ottenere una bella abbronzatura.

Colazione: yogurt magro con cerali integrali ed una spremuta di arancia.
Spuntino di metà mattina: frutta fresca di stagione, meglio se di colore giallo-arancio.
Pranzo: un’insalata fresca con verdure di stagione oppure un piatto di verdure alla griglia. Frutta a volontà.
Spuntino di metà pomeriggio: un bicchiere di succo di mirtillio.
Cena: pasta integrale condita con pomodoro fresco e basilico.

Le migliori soluzioni da portare in tavola per ridurre il girovita

Il girovita abbondante non è solo un problema estetico ma un rischio per la salute. La massa grassa non dovrebbe superare il 20% del peso totale nell’uomo e il 30% nella donna e il grasso più pericoloso è proprio quello dell’addome.
Attività fisica e alimentazione mirata sono le due parole magiche che possono farci arrivare alla fatidica prova costume senza quegli antiestetici rotoli sui fianchi. Come correre ai ripari, quindi?  Oltre a un po’ di movimento è necessario inserire almeno due di questi superalimenti ad ogni pasto…

 

pancia-piatta-g.jpg

1)  Legumi
Insostituibili ingredienti di ogni dieta, apportano proteine, fibre, calcio e ferro. Per chi ha difficoltà a tollerarli per l’alta percentuale di fibre che possono scatenare produzione di gas, i nutrizionisti suggeriscono di privare i legumi della pellicola che li ricopre (ricca di cellulosa, difficile da digerire) e passarli.

 

2) Mandorle e frutta secca non salata

Anacardi, nocciole, noci di Macadamia, noci pecan, pinoli, pistacchi e noci
devono essere parte integrante di una dieta sana perché ricca di grassi insaturi che fanno bene al cuore e di vitamina E che è un potente antiossidante.

 

3) Ortaggi a foglia verde
Bietole, spinaci e insalata proteggono la salute in generale e riducono notevolmente i rischi di tumore al seno.

Spinaci, cicoria e vegetali verde scuro, contenendo acido folico, sono utili per proteggere anche il colore dei capelli dal sole. L’insalata contiene vitamine, calcio, fosforo, potassio e vitamina E, che aiuta a proteggere il corpo dalle intossicazioni da smog e a prevenire i disturbi di cuore e circolatori.

 

4) Latte e yogurt
Alimenti  indispensabili a tutte le età, sono la migliore fonte di calcio, importantissimo per le ossa. Se fate un’attività sedentaria, poco sport e dovete state attenti alle calorie optate per quello parzialmente scremato il cui contenuto di grassi è compreso tra un minimo dell’1% un massimo dell’1,8%. Quello “scremato” è quello più magro per antonomasia.

 

5) Uova
Sono un’ottima fonte di proteine, ma chi soffre di colesterolo alto dovrebbe evitare il tuorlo che ne è ricco, ma può mangiare l’albume che è costituito da proteine e non contiene grassi.

 

6) Olio d’oliva
Tiene basso il colesterolo con i grassi monoinsaturi, ha una azione protettiva sulle arterie. Ricco di vitamina E svolge anche un’azione antiossidante.

 

7) Pane e cereali integrali
Le fibre dei cereali integrali sono ottime alleate contro il cancro al colon retto , forniscono carboidrati complessi, la fonte di energia meglio utilizzata dall’organismo, evitando (grazie al contenuto di fibre) che s’innalzi troppo il livello di zuccheri nel sangue.

La pasta integrale contiene circa 30 calorie in meno di quella tradizionale.

Se limitiamo i condimenti, poi, il vantaggio per la dieta è ancora maggiore. Rende subito sazi, perché l’alta quantità di fibre fa raggiungere molto presto un senso di sazietà. Ciò rende la pasta integrale perfetta per la dieta.

 

8 ) Lamponi e frutti di bosco
I frutti di bosco sono cibi “ferma-tempo” per antonomasia: ricchi di vitamine A, B1 e B2, ma soprattutto di vitamina C e di sali minerali. Superdissetanti (contengono circa il 90% di acqua), sono ideali nella stagione calda, quando l’afa porta il fisico a perdere liquidi preziosi.

Come evitare l’anoressia

L’anoressia mentale è una patologia che colpisce essenzialmente le ragazze (il 90%) tra i 12 e i 20 anni. Questa è un’età nella quale il piacersi e il piacere sono vissuti con estrema importanza e ogni condizione che mette a rischio questa autostima può rappresentare un fattore di rischio. Evitare l’anoressia vuol dire agire su questi fattori.

    anoressia,     disidratazione,     patologie cardiache,bellezza,alimentazione,salute,benessere,


Cos’è l’anoressia e come può essere evitata

L’anoressia è un grave disturbo dell’alimentazione che si manifesta inizialmente in maniera subdola conun’attenuazione dello stimolo ad alimentarsi, al quale poi segue l’anoressia vera e propria con condotte sia restrittive sia di eliminazione delle eventuali calorie assunte. Il deficit alimentare che può avere effetti molto gravi e portare a un rapiso dimagrimento con riduzione di almeno del 15-20% del peso corporeo e, spesso, può essere presente amenorrea (scomparsa delle mestruazioni), decadimento dell’attività fisica e mentale e rifiuto della realtà.

Se pensiamo a come evitare l’anoressia, essendo questo un disturbo di chiara origine psicologica, possiamo capire che, cogliere i primi segnali, sia essenziale per evitare conseguenze peggiori. Lo scopo è di aiutare la ragazza o il ragazzo a capire il perché del suo comportamento di restrizione alimentare, cercando le cause nel suo carattere e nella sua storia familiare. L’attenzione deve essere posta su possibili fattori psicologici scatenanti, come conflitti familiari, bassa autostima e il desiderio di somigliare a modelli estetici televisivi. Intervenire su questi fattori, ridurre lo stress familiare, aumentare la fiducia e la stima nei conforti dell’adolescente a rischio e in alcuni casi, ricorrere al supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta, rappresentano sicuramente dei buoni ingredienti nell’aiuto di un ragazzo in piena crisi adolescenziale. Questa è, infatti, l’età maggiormente colpita dalla patologia, in quanto proprio a questa età l’adolescente tende a confrontarsi maggiormente con l’altro sesso e a seguire dei modelli estetici, televisivi e cinematografici che evidenziano e mettono in rilsalto la perfezione fisica.

Evitare gravi rischi per la salute

Evitare l’anoressia vuol dire evitare anche patologie concomitanti che possono mettere a rischio la salute del paziente. L’eccesivo dimagrimento, infatti, oltre a portare a un mancato rifornimento energetico del paziente, può portare a disidratazione e perdite elettrolitiche che sono alla base di gravi patologie cardiache causa, spesso, di morte nei pazienti gravemente malati.

 

 

Studio GB, girovita lievita 3 ore dopo un pasto ricco

corpo.jpgIngrassare a vista d’occhio non è solo un modo di dire. Una volta mangiato, il grasso presente nei cibi viene ‘estratto’ e conservato sul punto vita in poche ore, dicono gli scienziati. Dunque molto più rapidamente di quanto si pensasse. E’ quanto emerge da uno studio dell’Oxford University britannica, condotto da Fredrik Karpe.

Per avere un’idea, nel giro di tre o quattro ore dal pasto vengono ‘archiviati’ sul girovita fino a 2-3 cucchiaini del grasso che era nel cibo. Quindi concedersi spuntini ravvicinati farà aumentare le riserve di ‘rotolini’. E chi ama rilassarsi a cena, concedendosi qualche prelibatezza ipercalorica, deve fare attenzione: il grasso da pasti consumati la sera ha più chance di finire sul girovita. Inoltre l’esercizio fisico è fondamentale: il grasso accumulato sul girovita ha vita breve (dopo un po’ viene bruciato dai muscoli), ma se si eccede il rischio è che i ‘rotolini’ finiscano su fianchi e cosce. La scoperta che è possibile ‘ingrassare’ in appena tre ore, sottolineano gli autori, è poi in contrasto con la diffusa convinzione che l’aumento di peso sia graduale.

Negli esperimenti, alcuni volontari hanno mangiato del grasso ‘trattato’ in modo da essere facilmente rintracciato nel corpo. Così si è visto che al ‘bersaglio’ occorre circa un’ora per essere ‘spezzettato’ nello stomaco e poi entrare nel flusso sanguigno sotto forma di goccioline minuscole. Queste goccioline vengono ‘spedite’ in tutto il corpo, prima di essere ‘catturate’ e conservate.

”Il processo è molto veloce – spiega Karpe – Le cellule nel tessuto adiposo intorno alla vita catturano le goccioline di grasso e le incorporano per la conservazione”.

Solo una piccola quantità del grasso della colazione prende questa strada. Ma nel caso della cena, si passa alla metà. Un effetto dei cambiamenti ormonali che si verificano nel corso della giornata, spiegano gli studiosi. Insomma, in una pasto serale che contiene 30 grammi di grasso, da due a tre cucchiaini finiscono attorno alla vita. La buona notizia, spiega lo studioso sul ‘Daily Mail’, è che questo stoccaggio è temporaneo: il grasso viene utilizzato per nutrire i nostri muscoli. Ma quando mangiamo troppo è tutta un’altra storia, avverte Karpe. Le riserve non vengono utilizzate, il grasso si accumula e si inizia a prendere peso.

 

 

Il latte aiuta la memoria

Bere latte allena il cervello e favorisce la memoria; contiene infatti sostanze nutritive che migliorano le funzioni cerebrali.

Uno studio condotto da ricercatori dell’università del Maine ha dimostrato che il latte è fondamentale per la salute del cervello: un bicchiere al giorno rallenterebbe decisamente il suo decadimento, e favorirebbe notevolmente la nostra capacità di ricordarci le cose. Questa teoria, pubblicata sull’International Dairy Journal, si basa sull’analisi dei risultati di un test al quale sono state sottoposte oltre novecento persone, con un età che spaziava dai 23 ai 98 anni; il test si proponeva di prendere in esame le loro performance cerebrali basandosi su otto differenti parametri di  indagine.

 

lattebere.jpg

 

Ciò ha portato a mettere in rilievo come le persone che avevano l’abitudine di consumare latte e latticini fossero maggiormente capaci di rispondere alle domande del test; chi apparteneva a questo gruppo addirittura aveva una possibilità cinque volte inferiore di non superare il test rispetto a chi non beveva latte. A questo va aggiunto il fatto che non sono state riscontrate differenze in base all’età, o perlomeno non sono state così eclatanti come quelle tra i bevitori di latte e quelli che non lo bevono; ciò significa che questi risultati non sono stati influenzati dalle altre abitudini alimentari dei volontari e dalle loro condizioni fisiche.

 

Questa teoria, hanno sottolineato i ricercatori, ha bisogno di ulteriori prove e studi per essere confermata, ma sembra abbastanza certo che il latte contenga alcuni principi nutrienti capaci di avere un’azione benefica sulle nostre funzioni cerebrali.

 

Per migliorare la memoria e tenere viva la mente, basterebbe quindi introdurre nella nostra dieta alimentare l’abitudine di bere almeno un bicchiere di latte al giorno; inoltre, già si sa che questa sostanza, ricca di calcio e fosforo così come di vitamine, è utilissima per svolgere attività non solo mentali, ma soprattutto fisiche: gli sportivi infatti sanno di non dovervi rinunciare, così come i bambini, per sviluppare appieno ossa e denti.