Computer dotati di vita propria. Nel prossimo futuro si prospettano due rivoluzioni tecnologiche che sanno di fantascienza: quella dei computer ‘viventi’, fatti di circuiti e molecole biologiche, e quella dell’internet ‘degli oggetti’, un web che permetterà a macchine e apparecchiature di comunicare tra loro in maniera istantanea per semplificarci la vita, regolando il traffico delle città o sorvegliando gli anziani a distanza. E’ questa la previsione di Federico Faggin, l’inventore del primo microprocessore.