Trattamenti per le pelli grasse ed impure

La pelle grassa è un problema per molte persone, siano esse donne o uomini; ne soffre circa l’85% degli adolescenti ed una percentuale inferiore ma comunque considerevole di adulti.
Gli inestetismi cutanei (come brufoli e punti neri) causati dall’eccessiva produzione di sebo caratterizzano la pelle grassa, rendondola oleosa, lucida ed untuosa al tatto e peggiorandone quindi l’aspetto. I pori ostruiti danno vita alle imperfezioni che tante preoccupazioni causano a migliaia di persone, con problemi che talvolta nei casi più gravi possono essere anche di carattere sociale.

 

Pelle grassa
Maschera per pelli grasse

 





Ci sono però cure, trattamenti e consigli da seguire che potranno rendere una pelle impura più pulita ed esteticamente accettabile, migliorandone notevolmente la salute e l’aspetto rendendola perfetta agli occhi della gente e del mondo.

Il primo consiglio è curare ‘alimentazione: la pelle grassa può essere causata, o resa ancora più grassa, da abitudini alimentari scorrette. E’ quindi molto importante seguire una dieta regolare e prestare attenzione ai cibi ed alle bevande ingerite, assumendo molta acqua per idratare la pelle e limitando caffè, dolci, fritti e sigarette. Una dieta ricca di frutta e verdura e soprattutto con un apporto di cibi grassi molto limitato è il primo passo verso una pelle più luminosa e liscia.

 

Occorre infine fare attenzione alla scelta dei prodotti e cosmetici giusti per la pulizia e la detersione quotidiana del viso, adatti ad una pelle grassa. Di seguito una serie di utili consigli pratici e trattamenti da seguire per evitare e ridurre gli inestetismi cutanei.

 

  1. fare lo scrub: è molto importante per evitare la formazione di punti neri sulla pelle del viso. Lo scrub deve essere specifico per pelli grasse, per pulire in questo modo anche i pori più profondi e dilatati, evitando soprattutto di usare detergenti troppo aggressivi che alterando il ph naturale della pelle rischiano di irritare ed aumentare la produzione di sebo. In generale sono da evitare prodotti che contengano schiuma e alcalini che alterino il ph e aggrediscono la pelle
  2. applicare, dopo la pulizia del viso, un tonico astringente per chiudere i pori, evitando tonici a base di alcool che irritano ed aggrediscono e disidratano la pelle
  3. fare almeno due volte a settimana una maschera che idrati, calmi i rossori e nutra la pelle seborroica, che ha grande bisogno di mantenersi idratata e nutrita
  4. usare un latte struccante detergente naturale, che non aggredisca la pelle. Ricordarsi di struccare il viso massaggiando delicatamente con la punta delle dita, invece di usare il dischetto ed insistendo nei punti più impuri
  5. scegliere in maniera molto accurata i prodotti di makeup, evitando fondotinta pesanti che occludano i pori non facendoli respirare e aumentando ulteriormente la comparsa di acne. In generale, usare un trucco leggero ed usarlo il meno possibile, per lasciare la pelle libera di respirare

Le erbe amiche della circolazione

L’insufficienza venosa è un tipico disturbo femminile che causa gonfiore alle gambe e non va sottovalutata; la natura ci può aiutare.

uid_136edcef429.310.176.jpgL’insufficienza venosa è una malattia piuttosto frequente soprattutto fra le donne e, se non riconosciuta e trattata, può evolvere verso la trombosi venosa. Si presenta spesso con un senso di pesantezza alle gambe, formicolio, talvolta crampi dolorosi, mancanza di forza muscolare. Può inoltre provocare gonfiore, in particolare alle caviglie e ai piedi, ed è spesso possibile notare la presenza di dilatazioni venose, a volte dolorose.

 
Da un punto di vista simbolico: la lettura del sintomo rimanda alla stanchezza profonda di un femminile che ristagna sia a livello emotivo, sia a livello affettivo o sessuale, e non sa trovare la spinta per uscire dalla pesantezza della vita e ritrovare gioia e voglia di fare.

 Con tre piante vinci l’infiammazione

Le erbe utilizzate come rimedio per le vene sono: 

 – l’Aesculus hippocastanum (ippocastano), di cui si sfrutta l’azione sgonfiante e antinfiammatoria sia sulle vene che sui tessuti. Si usa sotto forma di macerato glicerico;

– il Sorbus domestica, di cui si usa il macerato glicerico: la sua azione aumenta il tono venoso e, di conseguenza, riduce la congestione vascolare;

– la Castanea vesca, di cui va sempre impiegato il macerato glicerico: aiuta a ripristinare la corretta circolazione linfatica .

Preparazione e posologia: tre volte al giorno, alle 8, alle 16 e alle 22, assumere in poca acqua (a seconda dell’entità del problema) da 35 a 60 gocce di macerato glicerico di ippocastano, da 20 a 35 gocce di sorbus domestica e da 20 a 35 gocce di Castanea vesca. 

Le regole generali per vene “in forma”

Per prevenire e combattere il problema dell’insufficienza venosa, soprattutto allo stato iniziale è bene attenersi a queste semplici regole: 

– combattere il sovrappeso

– usare calze contenitive

– evitare l’eccesso di sedentarietà

– tenere le gambe lontane da fonti di calore

– alternare i tacchi alti con scarpe più comode

BELLEZZA OCEANICA: LE ALGHE VERDI, BLU E GIALLE PER LA CURA DELLA PELLE

Il mare ce l’hanno nel dna. Sono i soin viso di ultima generazione, quelli che portano a galla il meglio della pelle attingendo dalle profondità marine. Nelle loro formulazioni, indiscussa protagonista è l’alga. Blu, verde, gialla: di fronte alle sue qualità riparatrici e antinvecchiamento particolarmente efficaci, bandiera bianca l’alzeranno i radicali liberi, sconfitti su tutta la linea.
La Mer, antesignana in fatto d’uso, chiama il mix benefico di fuco marino, calcio, potassio e vitamina E, Miracle Broth, ovvero brodo miracoloso.

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Il composto, alla base della Moisturizing Cream, Régéneration Intense è frutto di un processo di biofermentazione lentissimo, ma dà risultati immediati. La crema costa 138 euro e si applica sul viso dopo averla riscaldata fra i polpastrelli. Sempre della casa francese l’ultimo nato è The Brightening Lotion Intense, un gel antimacchie dalla consistenza impalpabile, che contiene un altro ingrediente di origine marina, la laminaria saccharina, varietà di alga bruna che stimola il naturale ricambio cellulare della pelle e aiuta visibilmente a restringere i pori. I laboratori Helena Rubinstein sono riusciti invece a sintetizzare il principio attivo della criste océanique, altra millenaria forza del mare e ad inserirlo nella nuova Prodigy Powercell Cream (118 euro), che rigenera, ripara e ha effetto antietà. È rossa l’alga scelta da La Prarie nella sua Cellular Radiance Emulsion con fattore protettivo 30: combatte le aggressioni ambientali, è ricchissima di calcio e magnesio e svolge anche un effetto calmante e lenitivo sulla pelle. Solo il prezzo agita un pochino, 372 euro. Ha più di 3,5 miliardi di anni il segreto delle formulazioni di Galénic che continua ad approfondire i suoi studi sul phormidium uncinatum, l’alga blu d’acqua dolce dagli effetti fortemente antiossidanti. Il risultato della ricerca è un elisir da utilizzare quotidianamente o in cicli di 22 giorni, si chiama Ophycée Elixir de Jeunesse e costa 43,70 euro. Alla base della Regenerative Anti Aging Moisturizer di Algenist invece c’è l’acido alguronico (76 euro).

Prima di andare a dormire… mi stiro la schiena

Posizione di partenza: coricata sulla schiena, ginocchia piegate, divaricate alla larghezza del bacino. Braccia stese lungo il corpo.


Movimento corretto: sollevare il bacino verso l’alto, srotolando una vertebra dopo l’altra, molto lentamente, fino a ottenere una linea retta che va dalle ginocchia alla nuca. Ritornare nella posizione di partenza, una vertebra dopo l’altra, partendo dalla nuca.

Vantaggi: le posture scorrette contribuiscono a “comprimere” le vertebre e a danneggiare i dischi intervertebrali. Srotolare la colonna permette, quindi, di slegarla rendendola più elastica.

Pelle elastica.Come mantenerla.

Per mantenere la cute elastica e prevenire la comparsa di smagliature – causate molto spesso da brusche variazioni di peso – occorre seguire alcune regole semplici ma efficaci.cute_elastica.jpg

Prima di tutto, bisogna curare la propria dieta quotidiana, introducendo alimenti come olio di mais, olio di oliva, nocciole, noci, mandorle, pesce, legumi, pomodori, arance e fragole.

L’olio di mais e quello di oliva contengono una buona quantità di ceramidi utili per migliorare l’elasticità alla pelle. Nocciole, noci e mandorle sono, invece, ricche di vitamine E che, assunta regolarmente,  aiuta a limitare la perdita di tono della pelle e la formazione di smagliature. Non bisogna però esagerare nel consumo di questi ultimi alimenti perché sono piuttosto calorici.

Pesce e legumi contengono lisina, aminoacido utilissimo per incrementare la produzione di collagene, la proteina che costituisce l’impalcatura della cute. Pomodori, arance e fragole possiedono vitamina C, in grado di migliorare il microcircolo e la produzione di melanina.

Oltre all’alimentazione, occorre prestare attenzione alla pulizia. Non bisogna mai lavarsi con acqua troppo calda perché si corre il rischio di intaccare le risorse lipidiche della pelle, disidratandola e rendendola meno elastica.

Vanno poi evitati abiti troppo aderenti perché rallentano la circolazione, con una conseguente riduzione dell’ossigenazione e del nutrimento della cute.

Ginnastica personale per combattere il mal di schiena

La vita moderna non risparmia certo la nostra schiena. Sedentarietà, posture scorrette e tacchi alti finiscono per maltrattare i muscoli cervicali e lombari. Per una schiena sempre in forma, scopri quali sono i movimenti corretti da eseguire.

Mi “stiro” appena scesa dal letto

Tonifico i muscoli addominali

In ufficio: faccio delle torsioni

In sala d’attesa… mi prendo la testa tra le mani

Sui mezzi di trasporto… trasferisco il mio peso

Prima di andare a dormire… mi stiro la schiena

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Seduta davanti al computer, in piedi con la borsa sempre sulla stessa spalla e spesso appollaiata su un paio di tacchi alti… certo che ne facciamo proprio vedere di tutti i colori alla nostra schiena! Formata da 33 vertebre separate dai dischi intervertebrali, la schiena sostiene il capo, assorbe gli urti e ci conferisce un bel portamento… oppure no.
“Una postura scorretta e l’immobilità sono spesso all’origine del mal di schiena”, afferma Isabella Buggelsheim, professionista seguace del metodo Feldenkrais, che mette la colonna vertebrale al centro della pratica. Tonificare e scogliere la schiena può evitare l’insorgere di diversi problemi.

Piedi sotto i riflettori

C’è una parte molto importante del nostro corpo – e della nostra bellezza – che troppo spesso finiamo per trascurare: i piedi. Lo so, averne cura richiede tempo e non è sempre facile, ma, soprattutto in estate, quando prendono il sopravvento le scarpe aperte, non possiamo assolutamente esimerci da prestare loro (i piedi, non le scarpe, almeno in questo caso!) la dovuta attenzione. Dopotutto non è così complicato come potrebbe sembrare. Ecco come effettuare una bella pedicure casalinga in poche semplici mosse:

1)     Iniziate con un pediluvio in acqua tiepida. Se avete piedi stanchi e gonfi aggiungete all’acqua un po’ di bicarbonato, preferite invece un po’ di sale grosso se avete unghie opache e ingiallite (in questo caso poi passate sulle unghie un batuffolo di cotone imbevuto di succo di limone). Dopo 10-15 minuti asciugate bene e sfruttate una pietra pomice per eliminare la pelle secca e indurita da talloni e pianta del piede. Alla fine sciacquateli e asciugateli nuovamente.

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2)     A questo punto procedete con uno scrub. Esistono numerosi prodotti specifici, ma volendo potete prepararne uno voi stesse mischiando in una tazza due cucchiai di miele e uno di sale grosso. Spalmate il composto sui piedi e massaggiate a lungo, soprattutto nelle zone in cui la pelle era più dura.

3)     Il passo successivo è quello di rimettere i piedi in acqua tiepida ancora per cinque-dieci minuti.

4)     Ora potete tagliare e limare le unghie.

5)     Una buona mossa è poi quella di passare sui talloni e gli altri punti critici un po’ di cotone inzuppato di olio d’oliva. Ha un’ottima azione emolliente. Per dargli modo di fare effetto, dopo averlo steso sulla pelle indossate un paio di calzini e le pantofole e fate “riposare” prima di procedere con la stesura dello smalto.

Dieta per una abbronzatura perfetta

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Cosa mangiare per avere un’abbronzatura perfetta? Fondamentale è appunto la scelta degli alimenti che favoriscano la produzione di melanina. Essenziali sono la vitamina A, la vitamina E e la vitamina C, molto importanti per la salute della pelle. Queste vitamine vanno quindi assunte in abbondanza nel periodo estivo, soprattutto durante l’esposizione al sole. Queste vitamine aiutano infatti a proteggere la pelle dai danni dei raggi del sole, a mantenerla elastica e sana e ad evitare le scottature.

Via libera a verdura e frutta, protagonisti dell’estate come abbiamo visto in numerose diete, come quella del melone e dell’anguria. Vi propongo un menù d’esempio con i cibi amici dell’abbronzatura: potete seguirlo a piacimento e vedrete che vi sarò molto più facile ottenere una bella abbronzatura.

Colazione: yogurt magro con cerali integrali ed una spremuta di arancia.
Spuntino di metà mattina: frutta fresca di stagione, meglio se di colore giallo-arancio.
Pranzo: un’insalata fresca con verdure di stagione oppure un piatto di verdure alla griglia. Frutta a volontà.
Spuntino di metà pomeriggio: un bicchiere di succo di mirtillio.
Cena: pasta integrale condita con pomodoro fresco e basilico.

Sole: a ciascuno la sua protezione

Sotto il sole, come nella vita, la prima regola è “conosci te stesso”. Insomma, la migliore arma a nostra disposizione per capire quali sono i corretti comportamenti che ci mettono al riparo da scottature e da guai anche peggiori, è imparare a conoscere la nostra pelle e le sue reazioni ai raggi Uv. Lo spiega Giuseppe Monfrecola, ordinario di Dermatologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia dell’Università di Napoli “Federico II”. “Il rischio scottature è legato essenzialmente a due fattori: la genetica del soggetto e l’ambiente.” 

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Per capire quanto siamo resistenti al sole non è sufficiente che ci guardiamo allo specchio e constatiamo di che colore sono i nostri capelli e occhi. “Spesso si confonde il fenotipo (colore di pelle e capelli) con il fototipo, cioè con il tipo di reazione che ha la pelle al sole. – sottolinea Monfrecola – Per il fototipo, bisogna rispondere sostanzialmente a due interrogativi: quando stai al sole ti scotti facilmente e quanto? E ti abbronzi costantemente e quanto?” L’esperto prosegue spiegando che esiste solo un fenotipo che coincide con il fototipo ed è quello fotosensibile, che appartiene alle persone con pelle molto chiara, capelli rossi ed efelidi. Questi soggetti hanno bisogno sempre della massima protezione possibile. In tutti gli altri casi bisogna scegliere la protezione solare in base sia alla propria genetica, sia in riferimento alle condizioni in cui ci si esporrà al sole. Sottolinea l’esperto: “Una cosa è una passeggiata in riva al mare alle dieci di mattina, altra cosa è un’intera giornata in barca. In ogni caso un buon solare deve ridurre e, se possibile, contrastare o riparare i danni provocati dagli ultravioletti”. 
 
Le scottature sono il frutto di esposizioni intense senza un’adeguata fotoprotezione. L’errore che viene commesso con maggiore frequenza è il fatto di non usare un prodotto protettivo per ottenere il massimo dell’abbronzatura in poco tempo. Eppure, proprio il “mordi e fuggi” è con il sole la strategia più pericolosa. “La pelle della maggior parte degli individui – spiega Monfrecola – è naturalmente predisposta per proteggersi dal sole. Se vivessimo tutto l’anno svestiti, svolgendo attività all’aperto, daremmo alla pelle la possibilità di prepararsi lentamente al sole in modo da arrivare ‘pronta’ ai mesi più caldi,  per dare poi alle cellule il tempo, in autunno e in inverno, di riparare i danni. Ma evidentemente non viviamo così”.
 In pratica, restiamo coperti per tutto il tempo, poi di colpo ci svestiamo, ci mettiamo al sole e ne facciamo una scorpacciata. Una scottatura sembra un prezzo ragionevole da pagare per sfoggiare una tintarella che ci paia soddisfacente. In questo caso, però, la nostra pelle non ha il tempo di prepararsi all’attacco dei raggi solari: per questo una crema filtrante è indispensabile. E poi, con i filtri solari, sottolinea l’esperto, “comunque ci si abbronza lo stesso”.  

Oggi sappiamo che l’effetto negativo dei raggi solari è duplice: non solo danneggiano le cellule, ma causano anche la cosiddetta “fotoimmunosoppressione”. L’effetti cancerogeno degli ultravioletti è ben noto: attaccano le cellule della cute danneggiandone il DNA e le membrane. Le cellule danneggiate hanno la capacità di ripararsi o di autodistruggersi: in ogni caso, la loro corsa viene fermata dal sistema immunitario. la “fotoimmunosoppressione” impedisce poi al sistema immunitario di neutralizzare le cellule danneggiate dal sole.  Dunque, spiega il medico, “il prodotto solare ideale deve da una parte limitare la quantità di UV che impatta sulla cute e dall’altra aiutare il sistema”. 

 

E’ anche importante scegliere il solare in base al “veicolo” più adatto: una crema poco grassa per chi ad esempio soffre di acne, una crema consistente per chi ha pelle molto secca, una crema super-resistente per i bambini che stanno in acqua e giocano nella sabbia. Per gli uomini, che sono più villosi, il prodotto ideale è spray. “Per beneficiare della fotoprotezione – conclude Monfrecola – bisogna distribuire il prodotto fotoprotettivo in modo uniforme e non localizzato, e soprattutto riapplicarlo più volte”.

LE INFRADITO CHE CAUSANO USTIONI, ALLARME NEL LITORALE PARTENOPEO

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Pantofole da mare che causano ustioni. Sono questi gli effetti di alcune infradito che vengono vendute in questi giorni nei pressi dei litorali partenopei. Queste sono l’imitazione di una nota griff di infradito molto diffusa tra i teenager, ma in questo caso, i materiali con cui sono fabbricate sono molto pericolosi.
Sembra, infatti, che le pantofole, a contatto con il sole e  con la sabbia bollente si arroventino al punto di causare ustioni. A creare la reazione chimica sono la mescola della gomma e i colori al piombo utilizzati nel corso della fabbricazione. Sono estremamente pericolose per la pelle, e si sta procedendo per arginarne la vendita, che non sarà sicuramente limitata al litorale napoletano.