Hardware

L’hardware del computer è composto dai componenti fisici del computer. Si distingue dal software che, invece, indica le componenti logiche del computer come i programmi informatici. Alcuni esempi di hardware sono il disco fisso, la scheda madre, la Cpu, ecc. Tutti i componenti hardware del computer sono generalmente contenuti nel cabinet (o case) dell’elaboratore. La configurazione hardware di un computer determina la sua capacità di calcolo. Agli elementi hardware del computer sono collegate le periferiche che consentono all’utente di effettuare operazioni di Input o di Output. Un classico esempio di periferica di input è la tastiera. Quest’ultima è collegata alla scheda madre del computer permettendo all’utente di avviare i comandi ed effettuare richieste al computer. Altre periferiche di input sono il mouse, la webcam e lo scanner. La principale periferica di output è il monitor (video) tramite il quale il computer rappresenta in modo comprensibile all’utente i risultati dei calcoli. Un’altra periferica di output è la stampante. Le periferiche sono dispositivi informatici dotati di un hardware separato dal computer. Sono collegate al computer mediante le interfacce di collegamento, conosciute anche come porte, tramite cavo (es. Usb) o tramite segnale wireless.

Personal computer

Il personal computer è un computer con potenza e prestazioni sufficienti a soddisfare le esigenze medie di un utente. Il personal computer è conosciuto anche con l’abbreviazione PC. Il termine “personal computer” (computer personale) inizia a diffondersi negli anni ’80 per distinguere i nuovi microcomputer di fascia bassa (home computer) da quelli di fascia media. I personal computer hanno una potenza di calcolo superiore agli home computer e un maggior numero di periferiche a disposizione. A differenza degli home computer i personal computer utilizzano un monitor dedicato e una tastiera separata dal cabinet del computer. Il segmento dei personal computer ha origine con il lancio del computer Apple II nel 1977 considerato sotto molti punti di vista il padre sia degli home computer e sia dei personal computer. Nel 1981 anche IBM entra nel mercato lanciando il primo PC IBM, il modello IBM 5150, basato su una CPU di architettura Intel 8088/x86. Negli anni ’80 i personal computer hanno un primo e importante mercato di sbocco nell’utenza business e negli uffici. Sono composti da un monitor, una tastiera e un cabinet orizzontale (da tavolo) o verticale. I primi PC hanno un lettore floppy e un disco fisso (hard disk) integrato nel cabinet del computer.

Nel 1984 anche la Apple investe nel settore lanciando il primo computer Macintosh che anticipa sotto molti aspetti l’evoluzione dei personal computer verso un approccio user friendly. Negli anni ’90 i personal computer hanno ormai una potenza di calcolo sufficiente per gestire applicazioni grafiche avanzate e i sistemi operativi implementano interfacce grafiche (GUI) in grado di rendere più semplice l’utilizzo del computer da parte degli utenti. Il sistema del puntatore, del desktop e delle icone, del cestino lanciato dal Mac OS viene adottato anche sui PC IBM con il lancio del sistema operativo Microsoft Windows. Nei primi anni ’90 iniziano a comparire sul mercato i personal computer “Ibm compatibili”. I PC compatibili si basano sulla stessa architettura hardware dei PC IBM ma sono prodotti da marche diverse o sono assemblati nei negozi specializzati di hardware computer. I PC compatibili hanno un prezzo inferiore rispetto ai PB IBM e si diffondono rapidamente sul mercato. Questa evoluzione del mercato dei personal computer determina la fine degli home computer. I PC compatibili hanno un prezzo di acquisto accessibile a tutti ed offrono prestazioni grafiche superiori. Hanno, inoltre, il vantaggio di essere personalizzati sulle esigenze dell’utente grazie alla facilità delle operazioni di assemblaggio dei componenti hardware. Negli anni ’90 al tradizionale personal computer fisso (o computer desktop) si affianca il personal computer portatile (o computer laptop) caratterizzato da minori dimensioni, tastiera e monitor integrati sul cabinet. Grazie alla personalizzazione dell’assemblaggio i personal computer dominano ancora oggi gran parte del mercato dei computer di fascia media e di fascia bassa.

Minicomputer

Un minicomputer è un computer con prestazioni e potenza intermedie tra un maiframe e un microcomputer, in grado di consentire l’accesso a più utenti. Gli utenti possono accedere alle risorse del minicomputer tramite un terminale o un PC dotato scheda di rete. Il collegamento tra i terminali e il minicomputer è realizzato tramite cavi. Grazie ai progressi dell’elettronica e all’utilizzo dei circuiti integrati i minicomputer hanno un costo notevolmente inferiori rispetto ai precedenti modelli di elaboratori elettronici.

Hanno, inoltre, dimensioni più contenute e performance di calcolo maggiori. L’economicità dei minicomputer consente a questi prodotti di conquistare il mercato delle aziende private di medie dimensioni. Si diffondono nel corso degli anni ’60 e ’70. Con il lancio dei primi personal computer, negli anni ’80, i minicomputer perdono gran parte del mercato informatico delle piccole e medie imprese, restando sul mercato prevalentemente come workstation avanzate per la gestione delle reti di computer.

Il computer,la sua storia

Il computer è un dispositivo elettronico programmabile nato per effettuare calcoli ripetuti e complessi. Il computer è anche conosciuto con il nome di calcolatore o elaboratore ed è alla base dell’informatica. Le prime applicazioni dei computer risalgono agli anni Cinquanta del Novecento, si tratte perlopiu di grandi elaboratori dati (main frame) utilizzati nei centri di ricerca o nelle grandi aziende. Il costo proibitivo e le difficoltà di programmazione rendono l’acquisto di un computer una scelta limitata a pochi. Soltanto negli anni Settanta ha luogo una vera e propria offerta commerciale di computer ad un costo accessibile per tutti. Nei primi anni Settanta fanno la loro comparsa i microcomputer. I progressi ottenuti nell’industria elettronica nel corso degli anni Sessanta (es. transistor, processori, ecc.) hanno consentito di abbattere notevolmente il costo di produzione dei computer e le loro dimensioni. I microcomputer sono componenti elettronici assemblabili direttamente da parte dell’utente. Trovano un immediato mercato di sbocco nel segmento di mercato dell’elettronica professionale ed hobbistica. Verso la fine degli anni Settanta giungono sul mercato anche gli home computer. A differenza dei microcomputer gli home computer sono venduti già assemblati.

L’utente deve solo collegare la spina alla presa dell’elettricità di casa ed accendere il computer. Gli home computer sono generalmente dotati di case (involucro), di una tastiera e di un video. Gli home computer trovano un immediato riscontro nel settore domestico come console per videogioco ed in ambito professionale con i software gestionali e come sostituti delle macchine da scrivere. Alla fine degli anni Ottanta si affiancano agli home computer i computer portatili. I computer portatili (o netbook) sono computer in grado di funzionare anche senza alimentazione di rete grazie alla presenza di una batteria ricaricabile integrata. Lo schermo si richiude “a libro” sulla tastiera trasformando così il computer in un dispositivo mobile facilmente trasportabile in borsa o in valigia. Negli anni Novanta il settore dei computer trova un ulteriore slancio con l’arrivo della rete Internet. La gamma degli accessori hardware si arricchisce con nuovi dispositivi a basso costo: stampanti, scanner, mouse, ecc. Contemporaneamente sono lanciati sul mercato del software dei nuovi sistemi operativi a finestre (es. Windows) che rendono il lavoro dell’utente molto più semplice. Oggi il computer ha saputo oltrepassare i confini del settore informatico per diventare a tutti gli effetti un prodotto dell’elettronica di consumo. Nel segmento dei computer portatili sono stati introdotti dei mini portatili (detti netbook) dalle dimensioni ulteriormente ridotte. L’uso dei processori si è infine esteso anche ai dispositivi della telefonia mobile per integrare nuove funzioni operative ai cellulari. Quest’ultima convergenza ha dato vita ai computer palmari e agli smartphone.

Computer

Un computer è un dispositivo elettronico in grado di elaborare i dati provenienti dall’esterno (input) sulla base di una specifica programmazione e di fornire il risultato all’esterno (output). Per comunicare con l’esterno il computer è dotato di periferiche di input (es. tastiera, mouse, webcam ecc.) e di output (es. video, stampante, ecc.).

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Oltre alle periferiche I/O un computer è generalmente composto da una scheda madre, un processore (CPU), una memoria. L’insieme dei componenti elettronici di un computer è chiamato Hardware.

In un computer l’elaborazione dei dati non è determinata dai circuiti elettronici del computer (hardware) bensì dalle istruzioni contenute nei programmi informatici (software). Per programma si intende una sequenza di istruzioni e di comandi che definiscono passo dopo passo l’elaborazione dei dati fino al raggiungimento di un risultato finale. Le procedure di elaborazione delle informazioni sono impartite mediante i programmi informatici caricati dall’utente nella memoria del computer. Il caricamento di programmi dall’esterno rende il computer la macchina da calcolo più versatile a disposizione dell’uomo.

Il computer è un macchina elettronica programmabile in grado di svolgere calcoli numerici ed operazioni logiche. Un tempo queste macchine erano definite “elaboratori elettronici”. Oggi i computer, pur mantenendo un importante ruolo in ambito scientifico, sono anche un prodotto dell’elettronica di consumo. Il computer non è più soltanto uno strumento di lavoro per centri di ricerca e grandi aziende. Con la nascita del Personal Computer l’elaboratore elettronico ha ampliato notevolmente le sue applicazioni, entrando nelle case delle famiglie. Esistono diversi tipi di computer, dal super elaboratore main frame al home computer domestico, ma ognuno è accomunato agli altri da una architettura simile che può essere riassunta nel seguente modo:


Il computer è assemblato con diversi componenti ed elementi. Quelli più importanti sono il processore (CPU o Central Processing Unit), la scheda madre, la memoria interna (RAM), le memorie di massa (hard disk, lettori dvd, memory pen), la tastiera, il mouse e lo schermo video.

Il funzionamento del computer. II computer svolge milioni di operazioni numeriche e logiche al secondo, memorizza dati e istruzioni attraverso un sistema di regole codificate (detti programmi), analizza i dati in input (es. tastiera, mouse) e fornisce i risultati in output (es. schermo, stampante). Per elaborare le informazioni il computer si basa sul sistema binario, un sistema numerico basato soltanto sulla combinazione di due valori (zero e uno) detti bit, che identifica l’apertura o la chiusura del circuito elettrico. Tutte le operazioni del computer sono effettuate in linguaggio binario. I dati digitati in input dagli utenti sono codificati in linguaggio binario prima di essere elaborati dal computer. I risultati in uscita sono, infine, decodificati in linguaggio alfanumerico per essere comprensibili dagli utenti. I moderni computer sono anche in grado di visualizzare immagini, foto, filmati, riprodurre brani musicali ecc. La crescente rapidità di calcolo ha consentito di utilizzare personal computer come vere e proprie stazioni multimediali alternative alla televisione ed alle console per videogiochi.