“STUDIO 5”, BELEN E STEFANO CENSURATI: “SCHIANTO IN MOTO A CAUSA DELLE INVIDIE”

alfonso signorini, claudio lippi, elen rodriguez, stefano de martino, marco columbro, paola barale, enrico mentana, stefano, polemiche, alfonso, signorini, studio 5, belen, rodriguez, stefano, de martino, flop, claudio, lippi, tv, gossip, vip, belen, news, notizie, cristina parodi,studio, alfonso, signorini, belen, rodriguez, stefano, incidente, invidia,



Ha provocato non poche critiche la puntata di eri sera di “Studio 5“, programma condotto da Alfonso Signorini. Ai bassi ascolti e le recriminazioni sui social di chi si è sentito escluso, si aggiunge “l’accusa” di censura. Una parte dell’intervista alla presentissima coppia formata da Belen e Stefano sarebbe stata tagliata dalla trasmissione: scelta strana se si pensa che proprio Mediaset aveva presentato, attraverso “Studio Aperto” proprio il pezzo che ha poi scelto di non mandare in onda. E’ stato il sito Gossipblog a “rintracciare” la frase poco “elegante” di Stefano: “Le invidie non sono mancate. Ce le siamo tirate. Per questo ci siamo schiantati in moto. Anche se noi non crediamo assolutamente a queste cose”.

ALFONSO SIGNORINI: “FIDANZATO DA 10 ANNI MA TRADISCO IL MIO COMPAGNO”

alfonso-signorini-Kalispera.jpg



“Ho un compagno da dieci anni. Penso che l’innamoramento sia qualcosa di limitato nel tempo. Quando capita, ci sentiamo più vulnerabili ma esaltati: la passione fisica ci stravolge, siamo poco concentrati nel lavoro”, a parlare Alfonso Signorini, direttore di “Chi” in un’intervista a “Grazia”: “(L’amore è) L’intimità che si costruisce con la quotidianità, i litigi, le rotture e con la consapevolezza che dell’altra persona non riesci più a fare a meno. Ma l’intimità diventa routine, non è gratificante al cento per cento. La passione è venuta meno, e ti ritrovi a un bivio: devo accontentarmi di questa complicità o devo inseguire sempre la passione? Decido davvero di sacrificarmi in nome di questo amore, perché è un sentimento comunque bellissimo, perché lui se lo merita e perché è sempre presente quando tutti gli altri se ne vanno, oppure devo sfogare la parte di me più assetata di emozioni? Alla fine io mi rispondo che l’amore non merita tanto sacrificio”.
Il Direttore dice la sua anche sui matrimoni gay:; “Sono contrario sia a quello gay sia a quello etero. Fare una promessa, davanti a Dio o davanti a un ufficiale del municipio, di eterna fedeltà non va d’accordo con il mio modo di pensare: insomma, io non so quello che mi succederà domani mattina. Ma soprattutto voglio avere la libertà di alzarmi dal letto e poter dire “Faccio quello che mi pare”. Ho lavorato come un cane nella vita per avere questa libertà: se lo desidero, voglio alzare il telefono e cambiare tutto, nella professione e in tutto il resto”.

Lele Mora: “Mi pento di certe cose”

C_2_articolo_1082750_imagepp.jpg



Se potesse, con un colpo di spugna, cancellerebbe quella immagine che lo ritrae con tre tronisti che gli massaggiano i piedi spaparanzato sul divano di una lussuosa villa della Costa Smeralda. Perché quel Lele Mora non esiste più. O, forse, non è mai esistito. Perché il carcere ha segnato per sempre il manager più potente dei vip. Ora che è di nuovo libero, ha scritto un libro, “La mia verità”, e a Tgcom24 confessa: “Mi pento di certe cose”.Tutto cominciò quando da fan di Loredana Bertè divenne suo agente, da allora dalla sua scuderia sono usciti personaggi come Simona Ventura e Costantino. Quando era all’apice della carriera la sua casa era frequentata da politici, starlette, giornalisti, poi di colpo, con lo tsunami Vallettopoli (da cui è stato prosciolto) si è ritrovato sempre più solo. Fino alla galera. E alla scarcerazione, con la pubblicazione del libro di cui una parte del ricavato sarà devoluto alla polizia penitenziaria (“i veri detenuti”). 

Partiamo da quel giorno…

Era il 20 giugno del 2011 e ho scoperto dal sottopancia di un telegiornale che ero stato arrestato. Poi sono arrivarti i finanzieri a prendermi e ho capito che era tutto vero. Mi è crollato il mondo addosso.

Ha sempre detto di aver pagato la sovraesposizione…
E lo ribadisco. Mi sono messo troppo in mostra e ho attirato tante invidie. Io sono sempre stato pulito, generoso, perbene.

Quella realtà della costa Smeralda non era un po’ falsata?
Ma no, era vita. Era divertimento, era lavoro. Ho sempre lavorato anche in vacanza. In quel periodo ero il manager più richiesto, andava un certo tipo di tv, e io confezionavo personaggi. Sicuramente ho imbarcato anche tanta gente che non meritava, che non aveva talento. Perché per fare l’artista ci vuole arte. Ma ho sempre cercato di far lavorare tutti. Spesso senza guadagnarci nulla.

In molti le hanno voltato le spalle…
Non mi interessa più. Avevo tanti amici famosi e importanti che sono spariti, tanti personaggi che ho aiutato a crescere professionalmente e che non mi hanno teso la mano. Ma non porto rancore. Una cosa però l’ho imparata: adesso so riconoscere gli amici veri. E prima di far entrare qualcuno a casa mia ci penso dieci volte.

Nel libro è molto duro con Emilio Fede e Alfonso Signorini…
Alfonso non mi ha scritto neanche un bigliettino quando ero in carcere ma recentemente mi ha ha fatto le sue scuse e le ho accettate. Non è facile ammettere di aver sbagliato. Magari era un periodo particolare della sua vita… Fede, invece, ha approfittato di me. Della mia buona fede.

E i rapporti con Simona Ventura come sono?
Abbiamo lavorato insieme per 14 anni. Ci sono state delle incomprensioni, lei pensava che in un momento particolare io dessi delle indicazioni a Corona sulla sua vita privata. Mi chiese di scegliere: o lei o Fabrizio… Adesso ci siamo chiariti, mi ha mandato una bellissima lettera, dei fiori favolosi. E’ maturata molto, è bellissima, raggiante. Ha trovato l’amore, credo che sia l’uomo giusto, e ha deciso di mettere da parte anche un po’ il lavoro, come è giusto che sia.

Quindi Simona ci aveva visto bene?
Decisamente. E’ molto intelligente e vede lontano. Ma ho imparato la lezione. Corona è stato la mia rovina. E’ malato, avrebbe bisogno di essere curato. Crede che i soldi siano tutto. E non ha ancora capito che la famiglia, i figli, gli affetti, sono le cose più importanti. Ma anche la sua è una maschera, io lo conosco ed è una persona umana.

Un consiglio per Fabrizio, adesso che è tornato in carcere?
Intanto credo che la condanna sia davvero pesante. Comunque gli consiglio di essere umile, di ritrovare certi valori che ha perso negli anni. Io sono speranzoso…

Anna Falchi tradita da Fiorello

Anna Falchi traccia con Alfonso Signorini un bilancio dei suoi quarant’anni: dal debutto in uno spot per Fellini alla carriera al cinema (ma «come attrice, per dirla tutta, sono proprio mediocre»). Dal fidanzamento con Fiorello alla vita da Lady Finanza con Stefano

    notizie, news, tradimenti, vip, gossip, stefano ricucci, alfonso signorini, fiorello, anna falchi,



Ricucci fino al presente da mamma felice. «Fiorello è stato l’uomo che mi ha amato di più, un grandissimo poeta. Ma per me è stato anche la più grande delusione», racconta nell’intervista esclusiva per il nuovo numero di “Chi”. «Un giorno chiesi a Dino Risi (che nel 1996 la stava dirigendo in “Giovani e Belli”) la libera uscita dal set, perché era il compleanno di Fiorello. Volevo fargli una sorpresa. Ho preso l’aereo e sono volata a Milano. Avevo le chiavi di casa, sono entrata e. E lui stava con un’altra. Ho scoperto all’improvviso che aveva una doppia vita». L’uomo che la esaltò di più fu «Stefano Ricucci. A differenza di tutti gli uomini che avevo frequentato fino ad allora, Stefano mi regalava un sacco del suo tempo e questo mi fece capitolare». Nel 2005, in poche settimane la Falchi divenne Lady Finanza. «Spesso i grandi protagonisti dell’imprenditoria che Stefano frequentava lasciavano le loro donne a casa, perché si annoiavano. Io andavo sempre con lui. Ero curiosa di conoscere il suo ambiente. Seguivo tutti i dibattiti. Una volta ero in mezzo banchieri che dicevano: “Dobbiamo lanciare un’Opa”. Io non sapevo neanche che cosa fosse un’Opa e allora ho preso la situazione in pugno e ho detto: “Perché non lanciamo una topa?”. Beh, quelli sono rimasti interdetti, poveracci». Dopo la fine del matrimonio con Ricucci («Quando ho capito che poteva anche fare a meno di me, ci siamo detti addio»), c’è stata la relazione con Denny Montesi, da cui è nata la figlia Alyssa. Montesi «avrebbe voluto che io rinunciassi alla gravidanza, ma non ho voluto abortire. Quel figlio lo volevo a tutti i costi. Adesso le nostre strade si sono divise. Lui vive nel rancore, io vivo nella prospettiva di un futuro sereno al fianco di Andrea (Ruggieri), il mio nuovo compagno».

Anna Falchi, “Se mi prende la voglia, faccio sesso anche nella toilette del ristorante”

anna falchi ,sesso,sexy,gossip,news,vip,notizie,Ricucci,


Anna Falchi odia la donna sottomessa e se “le prende la voglia” è capace di trascinare il proprio uomo in bagno per un fugace incontro amoroso. La showgirl quarantenne si racconta al settimanale Oggi, svelando il suo lato passionale: “Non mi ci vedo a farmi dominare”. L’ex di Ricucci svela anche un piccolo aneddoto riguardante la bellissima Monica Bellucci: “Il più importante dei segreti per conquistare un uomo me lo ha insegnato lei. Eravamo sul set di un film e Monica mi disse: ‘Tu parli troppo. Bisogna sempre conservare un po’ di mistero‘. Non l’ho mai dimenticato”. La Falchi ricorda anche quella volta in cui un direttore della fotografia respinse le sue avances: “Mi piaceva, glielo feci capire, ma mi rispose: ‘Guarda, mi piaci anche tu ma io sono sposato’. Chapeau”.

Anna Falchi, “Se mi prende la voglia, faccio sesso anche nella toilette del ristorante”

 

anna falchi,sesso,sexy,gossip,news,vip,notizie,ricucci

Anna Falchi odia la donna sottomessa e se “le prende la voglia” è capace di trascinare il proprio uomo in bagno per un fugace incontro amoroso. La showgirl quarantenne si racconta al settimanale Oggi, svelando il suo lato passionale: “Non mi ci vedo a farmi dominare”. L’ex di Ricucci svela anche un piccolo aneddoto riguardante la bellissima Monica Bellucci: “Il più importante dei segreti per conquistare un uomo me lo ha insegnato lei. Eravamo sul set di un film e Monica mi disse: ‘Tu parli troppo. Bisogna sempre conservare un po’ di mistero‘. Non l’ho mai dimenticato”. La Falchi ricorda anche quella volta in cui un direttore della fotografia respinse le sue avances: “Mi piaceva, glielo feci capire, ma mi rispose: ‘Guarda, mi piaci anche tu ma io sono sposato’. Chapeau”.