Cosa “mangi” quando bevi?

Latte, spremuta di agrumi, tè verde e birra non solo dissetano, ma nutrono anche.

 

Cosa “mangi” quando bevi?

Si presta molta attenzione a quel che si mangia: se ingrassa, se fa male o se può aiutarci nella prevenzione. Ma ricordiamoci che anche le bevande hanno proprietà nutrizionali e apporti calorici. 

 

Il latte

Contiene proteine, zuccheri, grassi, minerali e vitamine. Dunque non è solo una bibita, ma un vero alimento. Completo, anche se non insostituibile: 100 g di latte intero contengono 64 calorie e il 3,6% di grassi. La stessa quantità di latte parzialmente scremato, contiene 36 calorie e l’1,5% di grassi, una percentuale che scende fino allo 0,2% nel tipo totalmente scremato.
Inoltre il latte è ricco di vitamine D, A, B1, B2, e soprattutto di calcio: da 100 a 120 mg /100 g, più di qualunque altro alimento.

Il latte è consigliato durante l’infanzia e l’adolescenza, perché in quel periodo il corpo ha bisogno di assumere più calcio (da 800 a 1000-1200 mg al giorno) per acquisire un buon “picco di massa ossea”, cioè una consistenza tale da poter contrastare il rischio di future osteoporosi.

Per la stessa ragione, fa bene alle donne in gravidanza, durante l’allattamento e in menopausa, ovvero in tutte quelle situazioni in cui l’organismo necessita di un aumento di fabbisogno di calcio (da 800 a 1200-1500 mg). E fa bene, in genere, a tutti gli adulti, purché non allergici, intolleranti o con tendenza al colesterolo alto (i grassi infatti sono “saturi”, anche se meno dannosi di quelli presenti nelle carni rosse; nel caso, meglio  scegliere il tipo scremato). Il calcio presente nel latte è “biodisponibile”, ossia viene assorbito bene dall’intestino a differenza di quello contenuto in altri alimenti, soprattutto vegetali e nelle acque potabili. Ultima virtù: contiene triptofano (precursore della serotonina), dunque favorisce il sonno.

Le spremute di agrumi

Sono la colonna portante della salute: 100 g di spremuta contiene 3 mg di sodio, 200 mg di potassio, 49 mg di calcio, 22 mg di fosforo e 50 mg di vitamina C. Inoltre zuccheri (7,8), fibre (1,6), antiossidanti e altre sostanze. Il succo, rispetto al frutto, non perde nessuna proprietà nutrizionale, salvo una minima quantità di fibre, ed è quindi uno degli alimenti liquidi più sani e utili alla salute. Anche il valore energetico è relativo: 33 calorie ogni 100 g.

Una spremuta di arancio (ma anche di limone, mandarino, pompelmo) come spuntino spezzafame è quanto mai consigliabile per chiunque. Ancora di più per i fumatori per le sostanze antiossidanti contenute (ma che non serva da alibi: le sigarette vanno comunque buttate), per chi lavora in ambienti inquinati e per chi soffre di inappetenza. E non è vero che mette acidità perché l’acidità dello stomaco è più alta (pH 3 dello stomaco contro 1,5-2 degli agrumi).
Attenzione però a non eccedere con la quantità, soprattutto i soggetti in sovrappeso e i diabetici, che devono limitare gli zuccheri.